Silvia Cataldi (intervista): «A Londra per Miss Mondo '14, orgogliosa di rappresentare il mio paese e il Salento»

di Nicola Ricchitelli - Una bellezza mozzafiato incastonata in 181 cm di altezza, un sorriso bello da star lì a guardarlo per ore e due grossi e grandi occhi verdi che come smeraldi illuminano il suo viso dai lineamenti gentili. Queste le credenziali con cui la ventiquattrenne salentina Silvia Cataldi – Miss Italia Mondo 2014lo scorso Maggio - cercherà il prossimo 14 Dicembre nell’edizione 2014 di Miss Mondo a Londra di fare la storia di questo concorso. Infatti, tranne un secondo posto conquistato nel lontano 2000 da Giorgia Palmas e il quinto posto conquistato da Sofia Brucoli nel 2005, mai la bellezza italiana è riuscita ad indossare la prestigiosa fascia del più antico concorso di bellezza al mondo.

Per la miss che sogna la carriera da Commissario di Polizia: «…il mio obiettivo è quello di diventare un Commissario di Polizia, scelta nata dalla consapevolezza di avere, fin da bambina, un forte senso del dovere oltre ad una grande passione per l’investigazione…», un percorso nato qualche mese fa dal contest “Miss Mondo Social”, culminato quindi nella conquista della fascia di Miss Mondo Italia lo scorso Maggio a Gallipoli che le ha permesso di strappare il biglietto per Londra:«sento forte il senso di responsabilità. Ma affronterò questa nuova esperienza come ho sempre fatto, senza grandi aspettative e con lo spirito di gioco che da sempre mi appartiene. Quello che più mi preme è riuscire a tenere alto il nome dell’Italia».



D: Dunque Silvia cosa ci fa una salentina a “Miss Mondo Italia”?
R:«Un pizzico di curiosità e di voglia di cimentarmi in un nuovo e diverso ambito, oltre a quello dello studio, dello sport e della moda, sono i due motivi che mi hanno spinta ad iscrivermi al contest “Miss Mondo Social”, che mi ha permesso di accedere alle successive fasi pre finali del più antico e prestigioso concorso di bellezza, Miss Mondo Italia».

D: Tu Silvia sfati un po’ il luogo comune legato ad una miss, di solito nelle tue vesti si sogna il cinema, lo spettacolo, invece tu da grande sogni di fare?
R:«Ho intrapreso gli studi presso la facoltà di Giurisprudenza perché il mio obiettivo è quello di diventare un Commissario di Polizia, scelta nata dalla consapevolezza di avere, fin da bambina, un forte senso del dovere oltre ad una grande passione per l’investigazione. Non nego però che anche io amo il mondo del cinema e se mi dovesse essere proposto di lavorare in tale ambito, non saprei dire di no. D’altronde se si riesce a conciliare lavoro e passione, perché non dedicarsi ad entrambe le cose?».

D: Nel partecipare ad un concorso di bellezza dove inizia e finisce la vanità e dove inizia l’ambizione?
R:«Vanità e ambizione fanno parte del subconscio di chiunque; tuttavia, in questo caso, non credo abbiano avuto il sopravvento sulle mie decisioni».

D: A Dicembre a Londra rappresenterai l’Italia in questo importantissimo concorso di bellezza, senti una qualche forma di responsabilità?
R:«A Dicembre avrò l’onore di rappresentare il mio meraviglioso Paese, ma la cosa che mi rende più felice ed orgogliosa è il fatto di rappresentare la mia terra, il Salento, che porto sempre nel cuore. Fino ad ora, nessuna italiana è riuscita ad aggiudicarsi la corona di Miss World; solo Giorgia Palmas ha ottenuto un secondo posto. Proprio per questo sento ancora più forte il senso di responsabilità. Ma affronterò questa nuova esperienza come ho sempre fatto, senza grandi aspettative e con lo spirito di gioco che da sempre mi appartiene. Quello che più mi preme è riuscire a tenere alto il nome dell’Italia».

D: In questi concorsi l’elemento bellezza la fa da padrona, ma è un elemento oggettivo, la bellezza o c’è o non c’è. Quali sono le doti in più su cui una miss deve lavorare per mostrare quel qualcosa in più?
R:«Sicuramente guardando una ragazza, la prima cosa che si nota è l’aspetto fisico. Ma in questo concorso, per fortuna, non ci si sofferma solo su questo. La giuria tecnica svolge un importante compito di valutazione che va dal portamento e la gentilezza nei modi, alla capacità che ogni ragazza ha di essere se stessa sempre. Non meno importanti sono il sapersi adattare ad ogni situazione e il modo di relazionarsi con le altre concorrenti».

D: E le tue? Quali sono i tuoi punti di forza oltre la bellezza che potranno essere determinanti in questo concorso?
R:«Lascio agli altri la libertà di esprimersi su questo punto. Posso solo dire che affronto qualsiasi situazione con molta tranquillità, vivendo i momenti e cercando di essere sempre me stessa».

D: Silvia, cos’è la bellezza per te?
R:«La vera bellezza, dal mio punto di vista, non è solo quella esteriore, non si limita al bell’aspetto. Potrei definirla come l’insieme di caratteristiche che una persona ha e che la distinguono da tante altre agli occhi di chi la osserva. Non c’è un canone predefinito, la bellezza è qualcosa di soggettivo: una persona è bella ai nostri occhi se suscita in noi delle emozioni. Una qualità che rientra senz’altro nel significato che io attribuisco alla bellezza è la semplicità».

D: Tre cose che non ti piacciono dei concorsi di bellezza?
R:«Personalmente non ho niente di negativo da raccontare su questa mia esperienza a Miss Mondo Italia, sia riguardo all’organizzazione, dotata di uno staff eccezionale a livello umano e di efficienza nello svolgere i compiti di assistenza alle ragazze; sia per quanto riguarda il rapporto tra le concorrenti, soprattutto quello con le mie compagne di stanza, con cui ho legato di più. Porterò con me uno splendido ricordo».

D: Essere bella ha degli aspetti negativi?
R:«Nel mio caso e nel contesto in cui vivo, la bellezza, fortunatamente, non è vista come un problema».

D: Cosa c’è nel futuro di Silvia Cataldi?
R:«Il mio sogno è quello di riuscire a realizzarmi nel lavoro che tanto desidero e per cui sto studiando, ma soprattutto, di avere un giorno una famiglia tutta mia, tutto il resto è un piacevole “di più”!».


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