Un Meazza pieno per riassaporare Milan-Inter

di Luigi Laguaragnella - É il derby più atteso d'Italia, uno tra i più titolati a livello internazionale e almeno per una sera il Meazza torna a prendersi la scena principale della serie A, nonostante le ambizioni delle milanesi siano ridimensionate nel panorama calcistico italiano. Questa sera sarà tutto esaurito per la stracittadina numero 211. La voglia dei tifosi milanisti e interisti di riappropriarsi il ruolo di protagonisti, è tanta. San Siro così pieno, di questi tempi è una rarità. Ma Milan-Inter conserva sempre i suo fascino. Rossoneri e nerazzurri sono alla ricerca della loro identità, devono ancora scoprire le loro reali ambizioni di classifica. Il derby può decidere chi tra le due milanesi potrà almeno guardare le spalle di Juve, Roma e (forse) Napoli. L'attesa per il posticipo di questa sera è arricchita da elementi che tengono vive le speranze dei tifosi: Inzaghi sta tentando di trasmettere la sua carica ai giocatori, lui che di derby ne ha vissuti e conosce a fondo il valore della stracittadina. Dal versante Inter si avverte maggior attesa per il ritorno di Mancini sulla panchina. È l'esordio di un'altra, nuova Inter. Il Mancio è il personaggio che aprirà il sipario a SanSiro. Dopo Mazzarri, l' ambiente nerazzurro si affida all'uomo che in passato ha dato inizio al ciclo di vittorie. L'Inter ha bisogno di uomini che tengano unito il filo anche con il recente passato. Mancini è uno di questi. Questo, da sempre, è un punto di forza del Milan. Inzaghi, nonostante le pressioni di Berlusconi, si sa imporre e anche se per il suo credo tattico i rossoneri traballano in difesa, c'è fiducia attorno all'ex attaccante. Di gol subiti in eccesso l'Inter non è da meno. Mancini sta impostando nuovamente la squadra che fino ad ora era assillata dalla difesa a tre. Nel nuovo assetto difensivo dovrebbe farne le spese Vidic, mentre a centrocampo Guarin e Kovacic potranno trarne grosso vantaggio dagli insegnamenti del Mancio. In campo non scenderà lo squalificato Medel ed Hernanes è in panchina. Il rombo di Mancini è completato da Obi ed uno tra Kuzmanovic e Mvila. Tra i rossoneri l'arma in più potrebbe rivelarsi Torres che in passato, proprio la prima Inter di  Mancini eliminò dalla Champions. Era l'anno del centenario e lo spagnolo era tra le fila del Liverpool. Inzaghi dovrà fare a meno di Alex in difesa (al suo posto Zapata) e Honda sembra pronto dopo la trasferta-nazionale. Milan-Inter non vale lo scudetto o la coppa Campioni, ma vincere significherebbe quanto mai avere la supremazia all'ombra della Madonnina.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto