Bari chiusa e bloccata all'esame del G7

di NICOLA ZUCCARO - Rilevare di Bari quale città blindata e mai - da quel che si ricordi - controllata nelle sue zone centrali da un ingente dispiegamento di forze dell'ordine, non fa più notizia. A poche ore dalla prima foto di 'famiglia' che sarà scattata al Teatro Petruzzelli ai grandi del G7 delle Finanze, sin dalle prime ore dell'11 maggio Bari ha riservato due scenari contrapposti. Uno surreale. Esso è caratterizzato dalla chiusura di alcune scuole prospicienti le aree coinvolte nell'evento, da uno straordinario servizio di distribuzione della Posta (dalle 13 del 10 maggio, fino alle 19 di sabato 13, alcune cassette agli angoli delle vie centrali saranno chiuse per l'imbucamento) e dalla chiusura di alcune chiese nella Città vecchia.

Fra queste, quella dei Santi Medici, dirimpettaia al Castello Svevo, luogo della 2 giorni del vertice. L'altro, quello di una cittadina impaziente sia nella componente pedonale che in quella automobilistica, poco disponibile alle collaborazioni con la Polizia Municipale nel rispettare le rigide disposizioni legate ai divieti di transito e di sosta. E' quanto rilevato nella mattinata odierna in via Tommaso Fiore per la chiusura al traffico dovuta al transito delle vetture che, provenienti dal Ponte Adriatico, trasportavano le prime delegazioni.

Se il buongiorno si vede dal mattino, tra improperi e mugugni, Bari non potrà assurgere a quella metropoli internazionale, ed in particolare quale sede di grandi eventi, conservando l'identità della classica città provinciale.

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