Sistenza sanitario nazionale ancora in disvanzo: ogni cittadino deve 54 euro

ROMA - Anche per il 2008, il Sistema sanitario nazionale si presenta complessivamente in disavanzo. Il dato, diffuso dal Rapporto Osservasalute, peraltro ancora provvisorio e' comunque inferiore agli anni precedenti: 3,2 miliardi di Euro, pari a 54 euro pro capite.

Rispetto al 2007 si confermano in equilibrio finanziario nove regioni: Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna (che pero', insieme alla Calabria, hanno operato ''interventi di copertura a carico dei rispettivi bilanci regionali, anche con risorse dalle entrate fiscali); Bolzano e Friuli Venezia Giulia (cui lo statuto speciale garantisce, pero', un particolare sistema di finanziamento); Lombardia, Toscana, Umbria e Marche.

Tra le regioni assoggettate a piano di rientro, miglioramenti si riscontrano a livello pro capite in Liguria (-20 euro di disavanzo da 2007 a 2008), Abruzzo e Sicilia (per entrambe -48 euro) e, soprattutto, in Campania (-63 euro). Si aggrava, invece, ulteriormente la situazione di Lazio (+5 euro di disavanzo da 2007 a 2008) e Molise (+20 euro), che si confermano le regioni piu' deficitarie sia per il 2008 (rispettivamente 297 euro e 228 euro), sia nel dato cumulato 2001-08 (rispettivamente 2.036 euro e 1.586 euro).

''Tra le cause dei disavanzi - ha spiegato il professor Anessi Pessina - un ruolo significativo ha spesso l'incapacita' di trovare un'armonica ed efficiente combinazione tra pubblico, privato non-profit e privato for-profit, per esempio dimensionando correttamente la capacita' produttiva pubblica, nonche' dotandosi della volonta' politica e delle capacita' tecniche necessarie per guidare l'operato degli erogatori privati''.

Il SSN - ha fatto notare - ''e' sistematicamente in disavanzo (54 euro pro capite nel 2008, 550 euro al lordo dei ripiani nel periodo 2001-08), anche se negli ultimi anni gli squilibri si sono ridotti (i disavanzi pro-capite 2005, 2006 e 2007 sono stati rispettivamente pari a 98, 76 e 61 euro).

Poche aziende raggiungono il pareggio economico. Solo recentemente alcune Regioni sembrano aver trovato un equilibrio sufficientemente stabile. Visti i livelli complessivamente contenuti di spesa, non si puo' dire che la prassi dei soft budget constraint (ipotesi di forte contenimento ex ante, aspettative di ripiano in itinere, effettivi ripiani ex post) abbia causato l'''esplosione'' della spesa stessa. Certo pero' ne ha risentito la programmazione e quindi, in molti casi, l'efficacia e l'efficienza della gestione''.