Calzaturiero: Nomisma, Barletta in ripresa solo dal 2011

BARI. Ripresa a partire dal 2011 e necessità di guardare ai mercati emergenti per consolidare lo sviluppo. E’ questo il quadro di sintesi dello studio congiunto “I distretti calzaturieri in Italia: realtà e prospettive”, elaborato da Banca Monte dei Paschi e Nomisma con il patrocinio di ANCI, sullo stato di salute e le prospettive di crescita del calzaturiero in Italia. Il rapporto mostra che il settore calzaturiero vive principalmente delle conoscenze e delle specificità sviluppate negli anni dalle realtà distrettuali, soprattutto in un quadro economico critico e dalle problematiche molto variegate come quello attuale. Grazie a questo know-how manifatturiero, consolidato nel corso degli anni, il settore riesce a mantenere un export diversificato anche in periodi di crisi. Al momento è necessario guardare ai nuovi mercati emergenti, dialogare con il sistema bancario e, se necessario, tessere nuove alleanze tra territori. Per quanto riguarda nello specifico il distretto di Barletta, il giro di affari continuerà a subire una continua flessione sino al 2011 arrivando ad una diminuzione del 22% rispetto ai livelli del 2005. Le dinamiche degli addetti evidenziano la complessità della crisi del distretto barlettano. Si stima che nel 2010 gli addetti del calzaturiero diminuiscano del 3,4%, mentre nel 2011 si dovrebbe registrare un lieve aumento della contrazione.
Così come per i ricavi delle vendite, anche per l’export nel 2010 è prevista una flessione (-19,9%), che si inserisce in un contesto ripartiziaonale che vede le esportazioni diminuire di circa un solo punto percentuale.
Per il 2011 è attesa una sostanziale stabilità delle performance esportative (+0,2%), in linea con quanto previsto per il calzaturiero non distrettuale del Sud (+0,1%).
Ma c'è anche qualche notizia incoraggiante secondo le indagini. La tendenza alla progressiva flessione del credito alle imprese, secondo il rapporto di BMps, potrebbe invertirsi a partire dalla prossima estate. Già il dato provvisorio di febbraio 2010 riferito al settore manifatturiero e al comparto TAC (Tessile, Abbigliamento, Pelli Cuoio e Calzature) sembra indicare che la velocità della contrazione, seppure ancora elevata, sia sensibilmente rallentata, stabilizzandosi ai livelli dello scorso dicembre.
Il tasso di espansione del credito al settore manifatturiero nella provincia di Bari, ancora positivo e su valori analoghi alla media nazionale fino a metà 2008, risulta sostanzialmente azzerato già a settembre e a dicembre 2009, il tendenziale è pari al -1,6% (-5,2% dodici mesi prima); mentre a febbraio 2010 (dato provvisorio) - caso unico tra le provincie esaminate - torna su valori positivi (+0,7%).