Foggia, riprende studio su genetica abitanti Carlantino

FOGGIA. Un importante contributo alla genetica. Da oggi e fino a sabato 28 agosto, i cittadini di Carlantino, centro del Subappenino dauno, in provincia di Foggia, torneranno a collaborare con il gruppo di ricercatori che, dal 1996, sta conducendo uno studio sul patrimonio genetico del paese. L'Ambulatorio Comunale accogliera' i residenti che decideranno di sottoporsi ad alcuni esami inerenti alla 'genetica del gusto'. Con 'Progetto Carlantino', 14 anni fa, il gruppo di ricercatori coordinato dal professor Paolo Gasparini scelse il 'paese della diga' quale laboratorio per identificare i fattori ambientali e genetici di una serie di patologie.
La scelta ricadde sulla popolazione carlantinese poiche' all'interno di questa comunita' e' stata storicamente e statisticamente rilevata una forte endogamia, cioe' la tendenza di donne e uomini a unirsi in matrimonio esclusivamente all'interno del proprio gruppo sociale locale. Per effettuare tale ricerca vi era bisogno degli alberi genealogici di tutta la popolazione. Un lavoro di ricerca storica svolto da Girolamo Iosa, scrittore carlantinese che ha riassunto nel libro 'I Cognomi di Carlantino', pubblicato nel 2002, la ricognizione di 563 famiglie per un albero genealogico lungo un chilometro e 200 metri.
La documentazione delle genealogie di Carlantino e' stata la base per avviare lo studio genetico. L'adesione alla ricerca dei cittadini carlantinesi e' stata assolutamente libera. La Seconda Universita' di Napoli, Centro Interdipartimentale di ricerca e management, ha elaborato e gestito gran parte del progetto. La popolazione di Carlantino si e' dimostrata fin dall'inizio entusiasta e ha partecipato in modo volontario allo studio. Ben il 94% degli abitanti ha scelto di sottoporsi ai numerosi esami condotti da un team costituito da personale specializzato. Misure antropometriche (peso, altezza e circonferenza vita) hanno evidenziato che nella popolazione carlantinese, rispetto alla media nazionale, c'e' una maggiore incidenza statistica dell'obesita' e del tabagismo, mentre e' molto meno rilevante la propensione a consumare alcolici. ltri dati hanno evidenziato che un'alta percentuale di abitanti e' diabetica e presenta valori elevati della pressione arteriosa. Dalla ricerca e' emerso, inoltre, che molti carlantinesi sentono male: dai 40 anni in poi, un'altissima percentuale di residenti ha problemi di udito. Su 400 persone esaminate, 120 hanno necessita' di correggere il problema con un apparecchio.
Le visite oculistiche hanno evidenziato un'altra particolarita' dei carlantinesi: nel paese della diga, rispetto al resto d'italia, la miopia ha un'incidenza infinitamente inferiore, mentre molti abitanti sono affetti da cataratta. Nei prossimi giorni, il team di ricercatori indaghera' sulla genetica del gusto con esami utili a identificare i fattori genetici responsabili della diversa percezione dei gusti, al fine di comprendere i meccanismi che regolano le scelte alimentari.