Regione Salento, sempre di più gli scettici. Rizzo: non ci fermiamo
LECCE. Sono sempre di più gli scettici sulla creazione di una Regione salentina. Dopo il ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto, e il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ora a mettere in dubbio la validità dell'iniziativa c'è anche il sindaco di Lecce, Paolo Perrone. Ma non tarda ad arrivare la replica di Giovanni Rizzo, coordinatore di Lecce del Movimento Regione Salento: le sue parole "non vanno enfatizzate. Infatti, egli ha solo espresso un suo dubbio – peraltro nato abbastanza di recente, forse nell’ambito di equilibri partitici – sull’interesse o sull’adesione dei cittadini leccesi riguardo alla creazione di una nostra Regione".
"Il suo parere, non essendosi del resto ancora pronunciati gli organi dei partiti, è pari a quello di qualunque altro singolo cittadino o politico; anche se in verità la stragrande, e trasversale maggioranza dei sindaci e dei consiglieri comunali delle tre province non solo ha votato per il referendum, ma si è apertamente dichiarata a favore del "sì" alla nuova Regione. Ai dubbi del sindaco di Lecce – sottolinea Rizzo – risponderà il referendum. Esso renderà giustizia ai presunti sondaggi, alle pregiudiziali partitiche, ai dinieghi dei leader di tutti gli schieramenti e formulerà un giudizio indiretto sulla lungimiranza o sulla miopia della nostra classe politica".
"Da Coordinatore cittadino di Lecce ho di vista l’esempio di Taranto, città che, nell’unanimità di comportamenti delle sue componenti sembra starsi implicitamente candidando a capoluogo dell’eventuale nuova Regione. Persino il Vescovo di quella città, diversamente dall’Arcivescovo di Lecce, ha ritenuto di esprimersi a favore, peraltro anch’egli da cittadino, non rientrando nelle competenze dei prelati interventi di tal genere, così come non siamo noi competenti a sindacare se vadano", conclude Rizzo.
"Il suo parere, non essendosi del resto ancora pronunciati gli organi dei partiti, è pari a quello di qualunque altro singolo cittadino o politico; anche se in verità la stragrande, e trasversale maggioranza dei sindaci e dei consiglieri comunali delle tre province non solo ha votato per il referendum, ma si è apertamente dichiarata a favore del "sì" alla nuova Regione. Ai dubbi del sindaco di Lecce – sottolinea Rizzo – risponderà il referendum. Esso renderà giustizia ai presunti sondaggi, alle pregiudiziali partitiche, ai dinieghi dei leader di tutti gli schieramenti e formulerà un giudizio indiretto sulla lungimiranza o sulla miopia della nostra classe politica".
"Da Coordinatore cittadino di Lecce ho di vista l’esempio di Taranto, città che, nell’unanimità di comportamenti delle sue componenti sembra starsi implicitamente candidando a capoluogo dell’eventuale nuova Regione. Persino il Vescovo di quella città, diversamente dall’Arcivescovo di Lecce, ha ritenuto di esprimersi a favore, peraltro anch’egli da cittadino, non rientrando nelle competenze dei prelati interventi di tal genere, così come non siamo noi competenti a sindacare se vadano", conclude Rizzo.