Nella Città Bianca la sede del Centro per richiedenti asilo e rifugiati

OSTUNI (BR). Una bella notizia per la città di Ostuni, la quale si conferma ad essere un paese accogliente e pronto alla solidarietà: è confermata la sede del Centro per richiedenti asilo e rifugiati. Difatti, è pari a 180 mila euro il contributo assegnato al comune di Ostuni, da parte del Ministero dell’Interno-dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, nella ripartizione del fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo dei rifugiati. Il Comune di Ostuni garantirà la sua partecipazione al progetto con una somma pari a 54 mila 338 euro.
234 mila 427 euro che serviranno per la gestione del centro rifugiati di Ostuni che si caratterizza per la sua destinazione a nuclei famigliari, spesso con bambini.
Nel quartiere Madonna della Nova, è attivo dal 2001, in locali di proprietà comunale, un centro per richiedenti asilo e per rifugiati avviato in seguito ad una convenzione col Ministero dell’Interno nell’ambito del Programma Nazionale Asilo.
I richiedenti asilo e i rifugiati non sono immigrati bensì vittime di persecuzioni o provenienti da zone di guerra, vale a dire persone in condizioni critiche tutelate dal diritto internazionale che, dopo il riconoscimento del loro status particolare da parte di una apposita commissione, ottengono un regolare permesso di soggiorno.
Il “Centro per richiedenti asilo” di Ostuni è autorizzato per 15 posti letto e fa parte di una rete nazionale di centri territoriali chiamati SPRAR (Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati) totalmente gestita dal servizio centrale presso il Ministero dell’Interno il quale, avvalendosi di una apposita banca dati, utilizza la disponibilità di posti dell’intera rete nazionale.
In particolar modo, il centro di Ostuni si caratterizza, nell’ambito della rete nazionale di questo settore, per la sua destinazione volta ad ospitare nuclei famigliari, spesso con bambini. La permanenza nel centro è limitata a 6 mesi, eccezionalmente estesa a 12 mesi ed è finalizzata all’inclusione sociale e lavorativa dei rifugiati. Il centro è gestito attualmente da una cooperativa sociale con operatori professionali costantemente presenti e questo stesso finanziamento sarà erogato anche per il 2012 e il 2013 per assicurare la continuità del servizio del centro per l’immigrazione e l’asilo.

(Daniele Martini)