Tangenti: arrestati due ex dirigenti presidio ospedaliero Altamura e Putignano
BARI. Ancora un clamoroso caso di malasanità nel barese. Su disposizione della magistratura sono stati posti agli arresti domiciliari l'ex direttore amministrativo del presidio ospedaliero di Altamura e Putignano (Bari), Vito Caiati, di 63 anni, e Michele Dibattista, di 59, responsabile dell'ufficio economato dello stesso presidio. Sono accusati di peculato, falsita' ideologica in atti pubblici, frode in pubbliche forniture e concussione. La Procura di Bari ha inoltre disposto il sequestro preventivo d'urgenza di 783mila euro, che la Asl di Bari avrebbe dovuto pagare ad un fornitore (che risulta indagato). Gli arresti sono stati eseguiti dalla Guardia di finanza e dai carabinieri.
LA TRUFFA - Gli acquisti per la Asl, tutti riconducibili a Vito Caiati, venivano frazionati artificiosamente e senza mai effettuare ricerche di mercato fra le società (create ad hoc) riconducibili sempre allo stesso soggetto, che nell’inchiesta è stato denunciato.
E’ così che un frigo-bar, che ha come prezzo di mercato circa 300 euro, alla Asl arrivava a costare oltre 1.800. Poltrone che costavano circa 1.300 euro l’una, computer che superavano anche i 2.000 euro. La medesima cosa avveniva anche sugli articoli di cancelleria: un cd veniva pagato anche 0,80 centesimi, il doppio del prezzo di mercato.
Numerosi erano i regali che Caiati, ex direttore del presidio ospedaliero, riceveva come tangenti per le false aste: dai portamonete e le borse ai televisori cd e il computer Apple per la moglie dell’arrestato, finanche le sedie per la casa.
LA TRUFFA - Gli acquisti per la Asl, tutti riconducibili a Vito Caiati, venivano frazionati artificiosamente e senza mai effettuare ricerche di mercato fra le società (create ad hoc) riconducibili sempre allo stesso soggetto, che nell’inchiesta è stato denunciato.
E’ così che un frigo-bar, che ha come prezzo di mercato circa 300 euro, alla Asl arrivava a costare oltre 1.800. Poltrone che costavano circa 1.300 euro l’una, computer che superavano anche i 2.000 euro. La medesima cosa avveniva anche sugli articoli di cancelleria: un cd veniva pagato anche 0,80 centesimi, il doppio del prezzo di mercato.
Numerosi erano i regali che Caiati, ex direttore del presidio ospedaliero, riceveva come tangenti per le false aste: dai portamonete e le borse ai televisori cd e il computer Apple per la moglie dell’arrestato, finanche le sedie per la casa.
