Crisi: 'Avvocato di strada', 20% persone in più senza tetto nel 2010

ROMA. "Nel 2010 sono circa il 20% in piu' le persone che sono finite in strada a causa delle crisi economica, sono sia imprenditori sia persone con un profilo professionale non alto che hanno perso il lavoro, ma anche uomini separati o divorziati che non sono riusciti a rifarsi una vita, magari perche' la casa coniugale e' rimasta alla moglie e ai figli. Per lo piu' si tratta di persone intorno ai 50 anni". E' quanto riferisce il presidente di 'Avvocato di strada' Antonio Mumolo che oggi a Bologna ha presentato i report nazionale dell'onlus che da circa 10 anni offre assitenza legale gratuita i senza fissa dimora e alle vittime della tratta.
Il dato emerge dall'osservatorio condotto sull'attivita' dei 19 sportelli presenti in tutta Italia, da Bolzano a Lecce. Una rete in cui offrono servizio gratuitamente 600 avvocati volontari piu' alcune decine di avvocati domiciliatari. Piu' in dettaglio, nel 2010 sono state aperte 2.212 pratiche, circa 140 in piu' rispetto al 2009, dato su cui pesa ancora una volta l'effetto della crisi.
Si conferma, invece, il trend della prevalenza di pratiche di diritto amministrativo che sono state 1.021 (46%) e spaziano dalle richieste di permessi di soggiorno alle violazioni del codice della strada, fino alle multe per essere saliti sull'autobus senza biglietto. Seguono le 978 pratiche di diritto civile (44%) e, infine, quelle penali che riguardano il 10% dei casi seguiti, pari a 213 in termini assoluti.

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