"Ladri di cadaveri": il ritorno del grande John Landis

di Clizia Germinario
Dopo un decennio di assenza dal grande schermo torna il regista John Landis, autore di pietre miliari della storia del cinema come “Un lupo mannaro americano a Londra” e “The Blues Brothers”, e lo fa cimentandosi con una storia macabra che volge alla commedia (nera). Prendendo spunto da fatti realmente accaduti nella Edimburgo del 1800, “Ladri di cadaveri” narra di due uomini, Burke (Simon Pegg, affermato comico già visto ne “L’alba dei morti dementi”) ed Hare (Andy Serkis, che diede “corpo” a Gollum nella saga de “Il Signore degli Anelli”) appunto, che decidono di smettere di vivacchiare alla giornata e di intraprendere la redditizia attività di ladri di cadaveri, che consegneranno dietro lauto compenso al dott. Knox (Tom Wilkinson “L’uomo nell’ombra”), stimato medico e insegnante di anatomia, sempre alla ricerca di corpi per i suoi studi e in aperta rivalità con il dott. Monroe (Tim Curry “The Rocky Horror Picture Show”), avvantaggiato nel suo mestiere da appoggi politici. I due inizieranno ben presto a procurarsi cadaveri uccidendo, portando così la città nel panico. Decisamente un gradevole ritorno quello del regista americano, che confeziona un’opera riuscita che cattura e spesso fa sorridere lo spettatore con trovate e scenette comiche e con qualche battuta azzeccata. Buon lavoro dell’intero cast in cui spiccano, oltre ai due protagonisti, anche le presenze femminili costituite dall’alcolizzata e senza scrupoli moglie di Hare (Jessica Hynes “Che pasticcio, Bridget Jones!”) e dalla bella e sognatrice Ginny (Isla Fisher “I Love Shopping”), interesse amoroso di Burke. Ricostruzione realistica e accurata dell’epoca e comparsata del re del genere horror Christopher Lee, nei panni di una delle vittime della coppia di malfattori. Infine un avvertimento: lasciate perdere se siete troppo sensibili di stomaco!