Barletta si fa in… tre: programmi e programmazioni secondo Dipaola, Salerno e Rizzi
di Nicola Ricchitelli. Si è passati dallo scampato pericolo di un dibattito intrappolato nelle solite rigide regole ad un confronto per pochi intimi - il senatore Giuseppe Dipaola, Sabrina Salerno e Michele Rizzi - quello andato di scena nella serata di ieri presso la saletta interna del Bar Santacroce.
L’incontro organizzato dall’associazione “Barletta si fa in 4” ha visto tra l’altro la presenza del consigliere regionale Ruggiero Mennea, oltre al moderatore - il giornalista Giuseppe Inchingolo – e la Presidente dell’associazione Carmen Cracca il quale ha aperto i lavori: «"Barletta si fa in 4” non presenta una lista ma vuole essere comunque protagonista nello scenario politico. C’è voglia di governare ma nessuno pone i problemi della città in seria evidenza. Vogliamo ascoltare i candidati più importanti ed in generale tutti coloro che avranno qualcosa da dire. Superiamo ed andiamo oltre la facce esposte sui manifesti. Questa è una competizione importante per Barletta, evitiamo la dispersione del voto e concentriamoci sui candidati che hanno davvero delle competenze»; a seguire il primo argomento di discussione e quindi punti di fondamentale importanza dei vari programmi elettorali. Apre Sabrina Salerno (Verdi): «Il nostro programma amministrativo pone le sue basi su concetti quali Sostenibile e Intelligente. Negli ultimi vent’anni si è tenuto poco conto degli aspetti sociali e ambientali. Il primo aspetto che la futura amministrazione dovrà tenere conto è la questione lavoro: bisogna mettere su un gruppo di lavoro in grado di recepire le disposizioni sul lavoro dalla Regione e far si quindi che arrivino a Barletta risorse in grado di poter essere poi investite. Altro aspetto importante sarà quello di dare un indirizzo preciso alla città che a nostro modo di vedere deve essere turistico e ambientale. Progetti come quello del “Fronte Mare” sono si importanti, ma si corre il rischio di costruire cattedrali nel deserto se prima non ci sono azioni volte al recupero dell’ambiente», non sono mancati riferimenti precisi, ed in modo particolare al problema di Ciappetta – Camaggio «un problema che va risolto aldilà dei colori politici». A seguire l’intervento del senatore Giuseppe Dipaola, in rappresentanza della coalizione formata dall’Udc, Mida e SiAmo Barletta – in sala presenti tra l’altro Nardo Binetti in rappresentanza del Mida ed Ezio Spina candidato nella lista SiAmo Barletta – di seguito l’intervento del senatore: «Io ho la netta sensazione che questa campagna elettorale volgerà al termine senza esserci mai confrontati con i candidati più prestigiosi. Ogni qual volta si stilano i programmi elettorali ci si dimentica come spesso mancano le risorse per attuarli. La prima cosa da fare è quella di reperire risorse, noi vorremmo un po’ stravolgere certi concetti. Abbiamo un bilancio che per i circa 2/3 è adibito alle spese di ordinaria amministrazione con il risultato che il restante viene poi distribuiti tra gli otto assessorati e che quindi con le poche risorse a disposizione potranno realizzare poco. Lo sviluppo deve ripartire dal territorio e dal suo riutilizzo, attraverso un uso proficuo del PUG e quindi riutilizzare tutti gli immobili dislocati nei vari Via Trani, Via Canosa e Via Foggia. Non serve costruire qualcosa di nuovo se non vi sono le risorse per le opere primarie, nonché senza che si tenti di recuperare quando già esistente. Ho una responsabilità nei confronti di questa città che mi ha dato un onore che pochi avranno nella loro vita». In chiusura, l’intervento di Michele Rizzi per Alternativa Comunista: «La prospettiva è quella che non si discute per niente. Abbiamo un candidato sindaco che si sente forte(Nicola Maffei), e un altro che lo rincorre più o meno con lo stesso programma elettorale(Mariagrazia Vitobello). Noi abbiamo una posizione politca da sempre alternativa, che qualcuno ritiene ideologica ma che noi consideriamo materiale. A Barletta abbiamo due questioni estremamente importanti come l’emergenza lavoro e l’emergenza lavorativa. Bisogna iniziare a denunciare le lobby del mattone, ma non solo, chi parla dei problemi delle tante famiglie barlettane? Bisogna parlare di questo e non del solito scambio di figurine». In corso di dibattito non è mancato l’intervento del consigliere regionale Ruggiero Mennea:«il fatto che non si discuta è una cosa negativa per la democrazia. Questo tipo di impostazione scaturita dai tanti candidati, rischia di affidare la città a persone che hanno soldi ma non hanno idee. Oggi la risposta ad una richiesta di voto è: quanto mi dai? Abbiamo il dovere di risvegliare il senso d’indignazione attraverso i dibattiti. Diamo un idea alla città attraverso la politica». Altri spunti di riflessione sono stati il tema del manifesto selvaggio – proprio di alcune ore fa la nota di Sabrina Salerno – dove sul tema è arrivata la condanna unanime, anche se fa riflettere la posizione del senatore Dipaola dove ha giustificato le violazioni del Protocollo d’Intesa firmato qualche giorno fa come un adeguarsi a quanto sta accadendo da più parti. Nei prossimi giorni vi saranno ulteriori confronti tra i candidati: il prossimo appuntamento è previsto per Venerdi 29 Aprile nella sala “Pop Up” - in Corso Garibaldi – sul tema “Visioni di donne. Le nuove politiche pensate al femminile”.
L’incontro organizzato dall’associazione “Barletta si fa in 4” ha visto tra l’altro la presenza del consigliere regionale Ruggiero Mennea, oltre al moderatore - il giornalista Giuseppe Inchingolo – e la Presidente dell’associazione Carmen Cracca il quale ha aperto i lavori: «"Barletta si fa in 4” non presenta una lista ma vuole essere comunque protagonista nello scenario politico. C’è voglia di governare ma nessuno pone i problemi della città in seria evidenza. Vogliamo ascoltare i candidati più importanti ed in generale tutti coloro che avranno qualcosa da dire. Superiamo ed andiamo oltre la facce esposte sui manifesti. Questa è una competizione importante per Barletta, evitiamo la dispersione del voto e concentriamoci sui candidati che hanno davvero delle competenze»; a seguire il primo argomento di discussione e quindi punti di fondamentale importanza dei vari programmi elettorali. Apre Sabrina Salerno (Verdi): «Il nostro programma amministrativo pone le sue basi su concetti quali Sostenibile e Intelligente. Negli ultimi vent’anni si è tenuto poco conto degli aspetti sociali e ambientali. Il primo aspetto che la futura amministrazione dovrà tenere conto è la questione lavoro: bisogna mettere su un gruppo di lavoro in grado di recepire le disposizioni sul lavoro dalla Regione e far si quindi che arrivino a Barletta risorse in grado di poter essere poi investite. Altro aspetto importante sarà quello di dare un indirizzo preciso alla città che a nostro modo di vedere deve essere turistico e ambientale. Progetti come quello del “Fronte Mare” sono si importanti, ma si corre il rischio di costruire cattedrali nel deserto se prima non ci sono azioni volte al recupero dell’ambiente», non sono mancati riferimenti precisi, ed in modo particolare al problema di Ciappetta – Camaggio «un problema che va risolto aldilà dei colori politici». A seguire l’intervento del senatore Giuseppe Dipaola, in rappresentanza della coalizione formata dall’Udc, Mida e SiAmo Barletta – in sala presenti tra l’altro Nardo Binetti in rappresentanza del Mida ed Ezio Spina candidato nella lista SiAmo Barletta – di seguito l’intervento del senatore: «Io ho la netta sensazione che questa campagna elettorale volgerà al termine senza esserci mai confrontati con i candidati più prestigiosi. Ogni qual volta si stilano i programmi elettorali ci si dimentica come spesso mancano le risorse per attuarli. La prima cosa da fare è quella di reperire risorse, noi vorremmo un po’ stravolgere certi concetti. Abbiamo un bilancio che per i circa 2/3 è adibito alle spese di ordinaria amministrazione con il risultato che il restante viene poi distribuiti tra gli otto assessorati e che quindi con le poche risorse a disposizione potranno realizzare poco. Lo sviluppo deve ripartire dal territorio e dal suo riutilizzo, attraverso un uso proficuo del PUG e quindi riutilizzare tutti gli immobili dislocati nei vari Via Trani, Via Canosa e Via Foggia. Non serve costruire qualcosa di nuovo se non vi sono le risorse per le opere primarie, nonché senza che si tenti di recuperare quando già esistente. Ho una responsabilità nei confronti di questa città che mi ha dato un onore che pochi avranno nella loro vita». In chiusura, l’intervento di Michele Rizzi per Alternativa Comunista: «La prospettiva è quella che non si discute per niente. Abbiamo un candidato sindaco che si sente forte(Nicola Maffei), e un altro che lo rincorre più o meno con lo stesso programma elettorale(Mariagrazia Vitobello). Noi abbiamo una posizione politca da sempre alternativa, che qualcuno ritiene ideologica ma che noi consideriamo materiale. A Barletta abbiamo due questioni estremamente importanti come l’emergenza lavoro e l’emergenza lavorativa. Bisogna iniziare a denunciare le lobby del mattone, ma non solo, chi parla dei problemi delle tante famiglie barlettane? Bisogna parlare di questo e non del solito scambio di figurine». In corso di dibattito non è mancato l’intervento del consigliere regionale Ruggiero Mennea:«il fatto che non si discuta è una cosa negativa per la democrazia. Questo tipo di impostazione scaturita dai tanti candidati, rischia di affidare la città a persone che hanno soldi ma non hanno idee. Oggi la risposta ad una richiesta di voto è: quanto mi dai? Abbiamo il dovere di risvegliare il senso d’indignazione attraverso i dibattiti. Diamo un idea alla città attraverso la politica». Altri spunti di riflessione sono stati il tema del manifesto selvaggio – proprio di alcune ore fa la nota di Sabrina Salerno – dove sul tema è arrivata la condanna unanime, anche se fa riflettere la posizione del senatore Dipaola dove ha giustificato le violazioni del Protocollo d’Intesa firmato qualche giorno fa come un adeguarsi a quanto sta accadendo da più parti. Nei prossimi giorni vi saranno ulteriori confronti tra i candidati: il prossimo appuntamento è previsto per Venerdi 29 Aprile nella sala “Pop Up” - in Corso Garibaldi – sul tema “Visioni di donne. Le nuove politiche pensate al femminile”.