Batterio killer: germogli di soia forse all'origine epidemia
ROMA. I germogli di soia potrebbero essere l'origine del batterio killer E.Coli. Lo sostengono i media tedeschi, citando la agenzia di stampa Dpa. La notizia, riportata da diversi siti di giornali tedeschi, arriva dalla Bassa Sassonia (nord ovest), uno dei laender tedeschi più colpiti dall'emergenza sanitaria, che ha visto già 18 vittime e oltre 2000 casi di contagio.
Ue, martedi' comitato ortofrutta - La Commissione europea ha convocato, per martedì 7 giugno, una riunione straordinaria del Comitato di gestione allo scopo di discutere le misure per affrontare la crisi nel settore ortofrutticolo in conseguenza della psicosi nei consumi determinata in Europa dall'epidemia di Escherichia Coli.
Lo rende noto con soddisfazione la Coldiretti, il cui presidente Sergio Marini ha chiesto per l'Italia risarcimenti alle competenti autorità europee per i danni economici subiti dai produttori. "Il rincorrersi di falsi allarmi ha alimentato - sottolinea la Coldiretti - una psicosi che si sta riflettendo sui consumi dei cittadini europei ma ha anche offerto alibi a misure protezionistiche come il blocco delle importazioni dalla Russia con danni gravi danni economici.
"EFFETTI DEVASTANTI SUI MERCATI ITALIANI" -L'incertezza - sottolinea la Coldiretti - sta avendo effetti devastanti sui mercati poiché oltre un cittadino europeo su tre (35 per cento), secondo Eurobarometro, evita di acquistare i prodotti di cui ha sentito parlare nell'ambito di una emergenza relativa alla sicurezza alimentare".
"Dopo le importanti rassicurazioni del Ministro della Salute Ferruccio Fazio sulla assoluta assenza di rischi nel consumo di frutta e verdura italiana che garantisce qualità e sicurezza, l'unico pericolo certo che corre l'Italia - sostiene Coldiretti - è il danno economico per i produttori agricoli che ha già raggiunto i 25 milioni di euro per i coltivatori nazionali".
Ue, martedi' comitato ortofrutta - La Commissione europea ha convocato, per martedì 7 giugno, una riunione straordinaria del Comitato di gestione allo scopo di discutere le misure per affrontare la crisi nel settore ortofrutticolo in conseguenza della psicosi nei consumi determinata in Europa dall'epidemia di Escherichia Coli.
Lo rende noto con soddisfazione la Coldiretti, il cui presidente Sergio Marini ha chiesto per l'Italia risarcimenti alle competenti autorità europee per i danni economici subiti dai produttori. "Il rincorrersi di falsi allarmi ha alimentato - sottolinea la Coldiretti - una psicosi che si sta riflettendo sui consumi dei cittadini europei ma ha anche offerto alibi a misure protezionistiche come il blocco delle importazioni dalla Russia con danni gravi danni economici.
"EFFETTI DEVASTANTI SUI MERCATI ITALIANI" -L'incertezza - sottolinea la Coldiretti - sta avendo effetti devastanti sui mercati poiché oltre un cittadino europeo su tre (35 per cento), secondo Eurobarometro, evita di acquistare i prodotti di cui ha sentito parlare nell'ambito di una emergenza relativa alla sicurezza alimentare".
"Dopo le importanti rassicurazioni del Ministro della Salute Ferruccio Fazio sulla assoluta assenza di rischi nel consumo di frutta e verdura italiana che garantisce qualità e sicurezza, l'unico pericolo certo che corre l'Italia - sostiene Coldiretti - è il danno economico per i produttori agricoli che ha già raggiunto i 25 milioni di euro per i coltivatori nazionali".
