Il monito di Legambiente: la lotta alle ecomafie frutterebbe 20 mld

BARI. Per Legambiente, il contrasto ''alle ecomafie potrebbe riportare nella casse dello Stato circa 20 miliardi di euro, la cifra stimata del giro d'affari della illegalita' ambientale''. Il dato e' stato reso noto nel corso del IX congresso nazionale che si sta tenendo a Bari.

Secondo Legambiente, che da Bari ha lanciato una manovra anticrisi 'ecologica', sono molte le risorse che si potrebbero recuperare, ad esempio ''tagliando sprechi come il costo di grandi opere infrastrutturali inutili e a volte persino dannose, e come gli incentivi al trasporto su gomma''.

In particolare, servirebbe l'introduzione di "strumenti patrimoniali e tariffari in settori dove la conversione ecologica porterebbe molti vantaggi, non solo sul piano economico ma anche su quello ambientale".

"Quasi 7 miliardi - precisa l'associazione - potrebbero venire da auto, cave, acque minerali, discariche, rendite finanziarie e accise su carburanti per coprire i tagli al trasporto locale''. Gli altri 14 invece, potrebbero essere recuperati ''eliminando costi di infrastrutture inutili, colmando i ritardi su Kyoto, riducendo le spese militari, disincentivando l'autotrasporto e combattendo illegalita' e evasione".