"Retrocessioni e stabilizzazioni, due bombe ad orologeria per la Puglia"
BARI. “Due bombe ad orologeria da disinnescare prima del tempo”. Così Giovanni Alfarano, consigliere regionale PdL, definisce le emergenze regionali riguardanti la retrocessione dei dirigenti e le stabilizzazioni nella sanità pugliese.“Spero che il governo Monti possa recepire le richieste d’aiuto provenienti dalla Regione Puglia. Due situazioni per certi tratti analoghe e figlie di errori del passato. Come suggerito dall’on. Francesco Paolo Sisto, bisognerebbe ristabilire in ambo i casi lo stato ‘quo ante, che parta dall’eliminazione di qualsiasi procedura concorsuale atta a bandire concorsi in Regione e avvisi di mobilità nelle Aziende Sanitarie, e che applichi le sentenze dell’A.G. secondo cui la sentenza della Corte Costituzionale non può essere applicata retroattivamente al rapporto di lavoro di natura privatistica consolidatosi in epoca antecedente ed in pendenza di consolidamento definitivo del rapporto contrattualizzato tra le parti.
Questa - come sottolineava giorni fa anche il collega Zullo - sembra essere la soluzione più adeguata ai due problemi.
Soluzione che andrebbe a sedare ogni ricorso e contenzioso pendente, continuando ad elargire servizi e a garantire personale stabile, evitando così ingenti risarcimenti. Si parla di cifre da capogiro e che andrebbero a ripercuotersi notevolmente sulla tenuta di un bilancio regionale già fortemente provato da tagli ed inasprimenti dettati dal debito.
Oggi, quindi, è di vitale importanza uscir fuori da questa situazione, per troppo tempo, di stallo. Spero che a partire dal tavolo tecnico di lunedì al Ministero della Salute, si possano inanellare una serie di provvedimenti atti a sventare il pericolo. Va detto, difatti, che le ipotesi di collasso dell’attività gestionale-amministrativa della Regione Puglia e dei livelli di assistenza sanitaria regionale porterebbero la Puglia ad una vera e propria interruzione di pubblico servizio senza precedenti”.