Crisi: Ocse a Italia, per superarla meno tutele posti fissi

ROMA. Lo 'bufera' della crisi sembrerebbe scampata ma anche così ''la disoccupazione restera' alta nel corso del 2013'' mentre ''non si attende un recupero della produzione persa e i bilanci pubblici dovrebbero rimanere sugli stessi livelli insostenibili in molti paesi''. Lo afferma l'Ocse nel suo rapporto sulla crescita mondiale.

ITALIA PRIVATIZZI TV, TRASPORTI ED ENERGIA - L'Italia deve ridurre la proprieta' dello Stato ''specialmente nei settori dei media televisivi, dei trasporti, dell'energia e dei servizi locali''. E' quanto torna a chiedere l'Ocse nel rapporto sulla crescita dove si rileva come il governo Monti abbia piani per ''realizzare le privatizzazioni''.

Nel suo rapporto l'Ocse, nelle schede dedicate ai singoli paesi mette a confronto le raccomandazioni emanate dall'organizzazione negli ultimi anni e le azioni effettivamente intraprese. Per l'Italia si ricorda come il referendum sull'acqua nel 2011 abbia "rovesciato i piani per privatizzare i servizi del settore". Più in generale il nostro paese, pur avendo progressi su diversi temi come l'educazione terziaria, la decentralizzazione dei salari e la corporate governance, abbia "realizzato poco nella riduzione delle società e servizi a controllo pubblico".

ITALIA AMMORBIDISCA TUTELE POSTO FISSO - ''Ammorbidire la protezione del lavoro sui contratti standard''. Lo dice l'Ocse all'Italia. L'Italia ''non ha ancora intrapreso azioni significative'' ma sta ''considerando una riforma del mercato del lavoro, mirata ad ammorbidire le tutele sui contratti standard'' con ''una riforma welfare per migliorare la rete di sicurezza per i disoccupati''.

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