"Da San Giovanni Rotondo un esempio di buona sanità pugliese"


BARI. “Purtroppo quasi sempre fa notizia solo la malasanità. Stavolta però speriamo che possa fare notizia anche un caso di buona, anzi di ottima sanità pugliese, che arriva dalla Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, grazie al prof. Vincenzo D’Angelo, ottimo primario di neurochirurgia che, con la sua equipe, ha realizzato con successo i primi due interventi in Italia per aneurisma cerebrale con arresto cardiaco indotto”.
Ne dà notizia in un comunicato stampa il capogruppo de La Puglia Prima di Tutto alla Regione Puglia, Francesco Damone.
“Casa Sollievo e i suoi medici sono una delle punte d’eccellenza della sanità pugliese e, in questo caso, l’equipe del prof. D’Angelo è destinata a fare scuola con questa tecnica in tutta Italia. In una regione in cui, purtroppo, non sono tanti gli esempi di buona sanità di cui poter andare orgogliosi, crediamo che sia il caso di portare episodi come questo a conoscenza dell’opinione pubblica anche e soprattutto per restituire fiducia e speranza ai cittadini e agli ammalati pugliesi.
In sostanza – spiega Damone – il gran lavoro di squadra condotto sul tavolo operatorio dal prof. D’Angelo insieme con i neurochirurghi Domenico Catapano, Leonardo Gorgoglione e Vincenzo Carotenuto, con l’ausilio dell’anestesista Liberato D’Amico, del cardiologo Domenico Rosario Potenza e del neurofisiologo Michele Zarrelli, ha portato ad eseguire un intervento tramite una sorta di arresto cardiaco indotto e controllato che, aumentando i battiti cardiaci, ha ridotto la pressione arteriosa consentendo così di intervenire più agevolmente sull’aneurisma. Ci risulta che fino ad oggi nessuno prima d’ora in Italia abbia usato questa tecnica che, invece, era stata precedentemente utilizzata solo in Belgio.
Riteniamo quindi doveroso - conclude Damone - non solo pubblicizzare questo successo, ma rivolgere un plauso all’equipe del prof. D’Angelo e chiedere al presidente della Regione Vendola di fare altrettanto. La buona sanità, per fortuna, esiste anche in Puglia!”