Bif&st: vince 'Io sono lì' di Andrea Segre

BARI. Il Premio Franco Cristaldi per il produttore del miglior film è andato a Francesco Bonsembiante per IO SONO LI'. Questo il premio principale della terza edizione del Bif&st che si chiuderà domani sera.

I premi sono stati anticipati oggi dal direttore artistico Felice Laudadio. eccone alcuni: Premio Mario Monicelli per la regia a Emanuele Crialese per TERRAFERMA; Premio Tonino Guerra per la sceneggiatura a Fabrizio Cattani e Grazia Verasani per MATERNITY BLUES di Fabrizio Cattani.

 Domani Andrea Morricone ricevera', nell'ambito del Bari International Film Festival, il premio come miglior compositore per le musiche del film 'L'industriale' di Giuliano Montaldo. Proprio le musiche composte per 'L'industriale' saranno dirette in prima esecuzione assoluta dal vivo dallo stesso Morricone sul podio dell'Orchestra Roma Sinfonietta, a Roma, martedi' alle 20.30 nell'Aula Magna della Sapienza nel corso del concerto della Iuc-Istituzione Universitaria dei Concerti.

 Figlio d'arte, Andrea Morricone ha deciso giovanissimo di seguire le orme del padre, con cui ha iniziato gli studi musicali, conclusi poi al Conservatorio di Santa Cecilia con i diplomi in composizione e in direzione d'orchestra. Il suo debutto come direttore e' avvenuto proprio alla Iuc. Oggi le sue composizioni da camera e per orchestra sono eseguite in Italia e all'estero, ma la sua strada maestra e' la musica da film, in cui ha compiuto i primi passi gia' nel 1988, a ventiquattro anni, collaborando alla realizzazione delle musiche per Nuovo cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore: suo e' in particolare il famoso "Tema d'amore", con cui ha vinto il premio inglese Bafta.

La prima colonna sonora scritta interamente da lui e' del 1999 e da allora si e' affermato come uno dei piu' interessanti autori della sua generazione nell'ambito della musica per il cinema. Ha composto piu' di venticinque colonne sonore per progetti cinematografici italiani e stranieri, tra i quali si ricordano 'Capturing the Friedmans' di Andrew Jarecki, nominato all'Oscar 2004 per Miglior Documentario e vincitore del Sundance Festival nel 2003, 'Liberty Heights' di Barry Levinson, 'Here on Earth', 'Due Amici', Raul di Andrea Bolognini, per il quale ha ricevuto il Globo d'Oro per la Migliore Colonna Sonora, 'Funny Mone', 'L'Inchiesta' e i documentari Brando,' Slum Symphony e Huxley' on Huxley. - Il film 'L'industriale', con Pierfrancesco Favino e Carolina Crescentini, uscito nelle sale all'inizio del 2012, si inserisce nel filone del cinema d'impegno civile ed e' ispirato a fatti reali.

Ha come protagonista Nicola, il proprietario quarantenne di una fabbrica di pannelli solari, ereditata dal padre e ora sull'orlo del fallimento, che lotta con tenacia per far fronte ai debiti e al cinismo delle banche, nella Torino di questi anni di grande crisi economica, che soffoca tutto il paese. Ma Nicola e' orgoglioso e tenace e decide di risolvere i suoi problemi senza farsi scrupoli, esattamente come le finanziarie che lo vorrebbero al tappeto. Nella prima parte del concerto Morricone dirige l'Orchestra Roma Sinfonietta in un omaggio ad Alfredo Casella, Giorgio Federico Ghedini e Goffredo Petrassi, tre dei compositori italiani piu' interessanti del secolo scorso, offrendo un sintetico panorama della musica italiana dei primi decenni del Novecento, che indubbiamente merita nuova attenta considerazione. Di Casella si ascolteranno 'Pupazzetti', scritti originariamente nel 1916 per pianoforte a quattro mani e trascritti per orchestra nel 1920.

Sono cinque brevi pezzi che con il loro graffiante parodismo, i ritmi secchi e l'andamento marionettistico rimandano allo stile novecentista di marca stravinskiana che dominava in quegli anni a Parigi, dove il compositore era vissuto a lungo prima della seconda guerra mondiale. Segue 'Adagio e Allegro' da concerto di Ghedini, un brano del 1936 riferibile alla corrente neoclassica, che cercava la fusione del linguaggio moderno con le forme musicali del passato. Al neoclasicismo si riferisce anche Introduzione e Allegro di Petrassi del 1933, uno dei primi lavori di questo compositore vissuto novantanove anni, che fu un protagonista della scena musicale italiana e in particolare romana durante gran parte del secolo scorso.