Palese: bene il provvedimento della Giunta sui doni di cortesia, ma non basta

BARI. “Condividiamo pienamente il provvedimento assunto dalla Giunta regionale con cui si regolamenta, con riferimento ai componenti la Giunta stessa, l’accettazione di “doni di cortesia”, prevedendo che possano essere trattenuti soltanto quelli di valore non superiore a 200 euro, e una rinnovata anagrafe patrimoniale. Rileviamo comunque che non si tratta di particolari novità, essendo un analogo provvedimento, relativo ai doni, vigente a livello nazionale fin dal 2007 ad opera del Governo-Prodi, mentre - per quanto concerne l’anagrafe - si tratta soltanto di riattualizzare normative vigenti anche per il Consiglio Regionale, i cui componenti devono comunque essere considerati alla stessa stregua degli assessori, con relativi, identici obblighi anche di trasparenza. Riteniamo poi che i provvedimenti in questione debbano essere estesi a chiunque eserciti, per conto della Regione, incarichi di rilievo. Pensiamo, per esempio, ai direttori generali della Asl e ai responsabili delle Agenzie di derivazione. Ciò detto, sarebbe fin troppo bello pensare che così si risolva la questione della corruzione in Italia, che la Corte dei Conti ha quantificato in un valore di circa 60 miliardi di euro all’anno. A tal riguardo, se è vero che le “leggi-Bassanini” e la riforma del Titolo V della Costituzione hanno abolito i vecchi sistemi di controllo sugli atti della Regione e dei suoi enti, non vi è alcuna norma che impedisca alla Regione di dotarsi di propri strumenti a garanzia della legalità e della trasparenza degli atti di cui è chiamata a saldare il conto. Un’apposita Authority, composta con garanzie assolute di competenza e di imparzialità ed aperta anche ad una partecipazione qualificata dei cittadini, non sarebbe - una volta tanto - un ente inutile”. Così in una nota il presidente del gruppo consiliare Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese.