Il grido degli atei: vogliamo rispetto

di Francesco Greco. “Vogliamo essere rispettati”, ecco la Woodstock degli atei. Il raduno a Washington: “Pregiudizi contro di noi”. E’ intervenuto anche Nate Pelphs, figlio di un pastore battista ultraintegralista. Che lotta per “vincere il terribile pregiudizio secondo cui chi non crede in Dio non ha una morale”.

Esplode dunque negli Usa, e nel mondo, la questione-ateismo. Si cerca di capirne di più e si “scopre” che in Italia esiste l’UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti). Si scorre la lista dei presidenti onorari e si resta basiti per l’autorevolezza intellettuale: da Laura Balbo (sociologa, già ministro) all’astrofisica Margherita Hack, dal matematico Piergiorgio Odifreddi al vignettista Sergio Staino, e poi l’etologo Danilo Mainardi, Floriano Papi, Valerio Pocar, Carlo Flamigni, Pietro Omodeo. Poi si dà un’occhiata alla list di chi ha fatto coming-out, ieri e oggi. Fra i “non credenti” più famosi sono annoverati, tra gli altri, Salvador Allende, Pedro Almodovar, Robert Altman, Woody Allen, Jorge Amado, il filosofo Anassagora di Clazomene (500 ante era volgare), Ataturk, Piero Angela, Theo Anghelopoulos, Corrado Augias, Isaac Asimov, Bataille, il filosofo Aristippo (ca. 435 a.e.v.), Carmelo Bene, Monica Bellucci, Bernardo Bertolucci, Ingmar Bergman, Albert Camus, Norberto Bobbio, Giorgio Bocca, Luis Bunuel, Luciano Canfora, Caparezza, Borges, Simon Bolivar, Dino Buzzati, Lord Byron, Bertolt Brecht, Andrèe Breton, Breznev, Brahms, Marlon Brando, Charles Bukowski, ecc.

 Non solo, il sito dell’UAAR consiglia ai non credenti canzoni di artisti popolari. “Un blasfemo” (De Andrè), “Il dito medio di Galileo” (Caparezza), “The Sound of the Sinners” (Clash), “Les Mécréant” (George Brassens), “Di poi che Dio spera” (Dario Fo): sono solo alcune e alcuni cantanti italiani e stranieri. Insomma, la curiosità è tanta e si cerca di saperne di più. Si scopre così che l’UAAR muove i primi passi a Padova il 4 dicembre 1986, il comitato promotore era composto da Rodolfo Costa, Lorena Ziron e Martino Rizzotti. Un anno dopo (19 ottobre 1987) nasce l’associazione, il cui segretario è Rizzotti. Ancora qualche anno (18 marzo 1991) e arriva la costituzione davanti al notaio. Il segretario è Raffaele Carcano. Domanda: Dr. Carcano, quanti iscritti avete?
 Risposta: “Diverse migliaia in tutta Italia, ramificati in circoli provinciali”.
D. C’è una differenza filologica fra ateo e non credente?
R. “La in senso lato ha molte sfumature ed è difficilmente inquadrabile. Per questo la nostra associazione comprende sia atei che agnostici”. 
D. Qual’è la discriminazione più evidente nel XXI secolo positivista, caratterizzato da sviluppo scientifico e tecnologico? 
R. “Sono tante. La società italiana non è poi così secolarizzata come si pensa. E comunque il mondo della politica è ben poco laico. Abbiamo moltissimi casi di discriminazioni nella scuola come sul posto di lavoro e nelle istituzioni. Per questo sul nostro sito abbiamo sviscerato una serie di problematiche nella sezione . Abbiamo anche messo a disposizione uno sportello legale gratuito per aiutare le persone che chiedono un supporto”. 
D. La Chiesa cattolica combatte l’ateismo? 
R. “Rimando alla mia lettera al Pontefice intitolata , pubblicata da e . Si ha la sensazione che la Chiesa sia rimasta ferma a Tommaso d’Aquino, che nel sostenne che le persone come noi . In quella lettera ho chiesto a Benedetto XVI qual è la posizione della Chiesa nei confronti di chi non crede alla luce delle sue affermazioni contenute nelle varie encicliche (“Spes salvi” e “Caritas in veritate”) e dopo che di recente ha aggiunto che . La Chiesa considera l’ateismo una sorta di bad company a cui attribuire ogni male: tutto quel che è sbagliato nel mondo è ateo. Anche il Male Assoluto, il nazismo, è considerato una dittatura atea: ma solo sei mesi dopo la sua ascesa, la Chiesa e Hitler sottoscrissero un concordato siglato dal fututo Papa Pio XII”. 
D. I figli degli atei possono essere battezzati, avere i sacramenti? 
R. “Certo. Ci sono molti atei che fanno battezzare e cresimare i figli. Mentendo un poco però: perché la Chiesa cattolica pretende che anche i genitori siano fedeli, non solo i battezzati, che quasi sempre sono neonati e quindi non hanno, purtroppo, alcuna voce in capitolo”.