Lecce: Palese alla Capone, cosa accadde con Mazzarano?
LECCE. “Loredana Capone definisce un ‘bluff’ il ritiro della candidatura di Carlo Quarta dalle comunali di Lecce, spiega che la legge italiana non consente di ritirare una candidatura e che i voti di Quarta saranno comunque validi. Poi va a riesumare le comunali di Milano per trovare un caso analogo, ovviamente sempre nel centrodestra.
Siamo e restiamo garantisti, ma per amore di verità dobbiamo dire alla Capone che, piuttosto che guardare la pagliuzza nell’occhio del centrodestra milanese, avrebbe fatto meglio a ricordare la trave in casa sua, ossia nel Pd pugliese”. Lo sostiene in una nota il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese, che aggiunge: “Non c’era bisogno di arrivare a Milano per trovare un caso analogo a quello di Quarta, perché un caso identico si è verificato, proprio nel Pd pugliese, alle Regionali del 2010: in seguito a notizie di stampa che ipotizzavano il suo coinvolgimento in un’inchiesta giudiziaria, Michele Mazzarano, all’epoca segretario organizzativo del Pd pugliese e candidato del Pd al Consiglio Regionale, annunciò di ritirare la sua candidatura e, proprio perché la Legge italiana non consente ad un candidato di ritirarsi dopo la presentazione delle liste, fu eletto ed oggi siede regolarmente in Consiglio regionale.
Non avremmo mai voluto scendere a questo livello di polemica fastidiosa e spicciola che nulla ha a che vedere con il futuro e lo sviluppo della Città di Lecce sul quale, invece, vorremmo confrontarci con il candidato della sinistra. Ma non siamo stati certo noi a scagliare la prima (e speriamo l’ultima) pietra”.
Siamo e restiamo garantisti, ma per amore di verità dobbiamo dire alla Capone che, piuttosto che guardare la pagliuzza nell’occhio del centrodestra milanese, avrebbe fatto meglio a ricordare la trave in casa sua, ossia nel Pd pugliese”. Lo sostiene in una nota il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese, che aggiunge: “Non c’era bisogno di arrivare a Milano per trovare un caso analogo a quello di Quarta, perché un caso identico si è verificato, proprio nel Pd pugliese, alle Regionali del 2010: in seguito a notizie di stampa che ipotizzavano il suo coinvolgimento in un’inchiesta giudiziaria, Michele Mazzarano, all’epoca segretario organizzativo del Pd pugliese e candidato del Pd al Consiglio Regionale, annunciò di ritirare la sua candidatura e, proprio perché la Legge italiana non consente ad un candidato di ritirarsi dopo la presentazione delle liste, fu eletto ed oggi siede regolarmente in Consiglio regionale.
Non avremmo mai voluto scendere a questo livello di polemica fastidiosa e spicciola che nulla ha a che vedere con il futuro e lo sviluppo della Città di Lecce sul quale, invece, vorremmo confrontarci con il candidato della sinistra. Ma non siamo stati certo noi a scagliare la prima (e speriamo l’ultima) pietra”.
