Marò: Italia pagherà un indennizzo alle famiglie dei pescatori
NEW DEHLI. Il governo italiano paghera' un indennizzo alle famiglie dei due pescatori uccisi nelle acque indiane del Kerala il 15 febbraio scorso e per la cui morte sono implicati, con l'accusa di omicidio, due maro' della Marina militare italiana. Ne da' notizia l'emittente Ndtv, secondo cui le famiglie delle vittime riceveranno ognuna 10 milioni di rupie (145.000 euro).
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L'accordo, riferiscono i media locali, e' stato raggiunto nei giorni 12 e 13 aprile e definito grazie all'intervento del capo di gabinetto del ministero della Difesa italiano, Pasquale Preziosa che ha negoziato l'accordo con gli avvocati della moglie di Jelastine Valentine, Doramma, e quelli delle sorelle dell'altra vittima, Ajesh Binki.
Intanto, la Corte suprema dell'India esaminera' oggi nuovamente la richiesta dell'armatore che chiede un rilascio urgente del mercantile Enrica Lexie.
DI PAOLA: DONAZIONE ATTO DI GENEROSITA' - "E' un atto di donazione, di generosità, ex gratia, al di fuori d'un contesto giuridico", ha detto il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, confermando le indiscrezioni su una donazione in denaro alle famiglie dei pescatori indiani della cui morte sono accusati i marò italiani. "Un atto che il governo ha ritenuto di fare" per venire incontro alle sofferenze della famiglie, ma "non ha nulla a che fare" col procedimento giudiziario su una vicenda consumatasi "in acque internazionali".
UDIENZA CORTE SUPREMA PER NAVE - La Corte suprema dell'India esamina nuovamente la richiesta dell'armatore Fratelli D'Amato di rilascio urgente della Enrica Lexie, la nave su cui si trovavano i marò italiani implicati nell'uccisione di due pescatori indiani. I legali della petroliera sono ricorsi alla Corte suprema dopo che una sezione d'appello dell'Alta Corte di Kochi aveva annullato una sentenza di 1/o grado favorevole al rilascio. Per l'armatore, il sequestro comporta una perdita di 500.000 euro al giorno.
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L'accordo, riferiscono i media locali, e' stato raggiunto nei giorni 12 e 13 aprile e definito grazie all'intervento del capo di gabinetto del ministero della Difesa italiano, Pasquale Preziosa che ha negoziato l'accordo con gli avvocati della moglie di Jelastine Valentine, Doramma, e quelli delle sorelle dell'altra vittima, Ajesh Binki.
Intanto, la Corte suprema dell'India esaminera' oggi nuovamente la richiesta dell'armatore che chiede un rilascio urgente del mercantile Enrica Lexie.
DI PAOLA: DONAZIONE ATTO DI GENEROSITA' - "E' un atto di donazione, di generosità, ex gratia, al di fuori d'un contesto giuridico", ha detto il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, confermando le indiscrezioni su una donazione in denaro alle famiglie dei pescatori indiani della cui morte sono accusati i marò italiani. "Un atto che il governo ha ritenuto di fare" per venire incontro alle sofferenze della famiglie, ma "non ha nulla a che fare" col procedimento giudiziario su una vicenda consumatasi "in acque internazionali".
UDIENZA CORTE SUPREMA PER NAVE - La Corte suprema dell'India esamina nuovamente la richiesta dell'armatore Fratelli D'Amato di rilascio urgente della Enrica Lexie, la nave su cui si trovavano i marò italiani implicati nell'uccisione di due pescatori indiani. I legali della petroliera sono ricorsi alla Corte suprema dopo che una sezione d'appello dell'Alta Corte di Kochi aveva annullato una sentenza di 1/o grado favorevole al rilascio. Per l'armatore, il sequestro comporta una perdita di 500.000 euro al giorno.
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