Nave Henderson: una tragedia barese ancora inspiegabile

di Nicola Zuccaro. Posticipata di un giorno per il concomitante Lunedì dell'Angelo, si è tenuta ai piedi della lapide ubicata nel porto la commemorazione delle vittime perite il 9 Aprile 1945 per l'esplosione della nave Charles Henderson. Sedici giorni prima della Liberazione d'Italia ( 25 Aprile 1945) nella tarda mattinata una tragedia devastò Bari e non solo il suo scalo portuale. Morirono 317 italiani, in gran parte portuali, e 53 marinai americani componenti l'equipaggio di una nave statunitense presumibilemente sabotata perchè, come tante altre, dedita al rifornimento di carburante o di altro materiale per l'armamento delle forze di terra e di aria americane impegnate nella liberazione del Nord Italia.

Il capoluogo pugliese in quella mattina - come ha sottolineato lo storico Antonio Leuzzi - ha rivissuto la tragedia del 2 Dicembre 1943 quando, in piena serata, il porto di Bari fu bombardato dall'aviazione tedesca. In vista del settantesimo anniversario di quest'ultimo avvenimento bisognerà, con una mobilitazione cittadina, recuperare anche la memoria storica relativa al 9 Aprile 1945 perchè in quella tragedia fu mobilitata l'intera città e provincia di Bari.

Quest'ultima ospitò nei suoi ospedali circa 1700 feriti. Fu la tragedia che sconvolse una laboriosa Bari Vecchia, ma anche le scuole baresi che ospitarono i primi feriti proprio al termine della mattinata scolastica. Ricordati anche, in particolare, alla presenza di autorità civili e militari i soccorsi prestati da Nicola Bottalico la cui memoria è stata testimoniata con la presenza dei suoi e degli altri parenti delle vittime presenti alla cerimonia svoltasi presso il Terminal Crociere.