Web: Yahoo! in ginocchio. Tagli al personale per risparmiare 375 mln
di Roberta Calò. La crisi economica in corso sembra non salvare proprio nessun. Ennesima vittima infatti è una delle colonne portanti del web: Yahoo! Il portale californiano infatti ha annunciato che ben duemila dipendenti perderanno il posto di lavoro che consentirà all'azienda di risparmiare circa 375 milioni di dollari. L'amministratore delegato ha spiegato: "L'azione odierna è un nuovo passo verso una nuova Yahoo! più piccola, redditizia e meglio attrezzata a innovare in modo veloce come i clienti e l'industria richiedono. Stiamo intensificando i nostri sforzi sull'attività core e reindirizzando le risorse sulle priorità maggiori. Le azioni di oggi è un importante passo verso una nuova e coraggiosa Yahoo sfortunatamente, il raggiungimento di questo obiettivo richiede la difficile decisione di eliminare posti di lavoro".
La crisi è stata in parte causata anche dalla concorrenza spietata rappresentata da Facebook e Google che stanno sempre più prendendo piede nel mondo virtuale; secondo indiscrezioni il settore che dovrebbe subire più perdite in quello che si presenta come un annientamento di circa il quattordici per cento della forza lavoro dovrebbe essere quello della produzione. La manovra rientra in quella che dovrebbe essere una strategia di recupero attuata da Scott Thompson, approdato a Yahoo! da Paypall. Quella che però a molti appare come una riorganizzazione dell'assetto aziendale, in realtà cela dietro di sè una lotta una lotta ai vertici. Yahoo! infatti pare abbia imputato ad uno dei più celebri social network del momento la sottrazione di alcuni brevetti: "Senza le conquiste di Yahoo! i siti come Facebook non avrebbero tutti questi visitatori e i sostanziosi ricavi. Prima di adottare nel 2008 la tecnologia di social network brevettata da Yahoo!, Facebook era considerato uno dei peggiori siti di tutta la rete per la pubblicità. Facebook deve quindi la sua popolarità tra i navigatori di Internet alla non autorizzata violazione dei brevetti di Yahoo!". Una bella lotta tra titani alle soglie di quello che sarà l'ingresso della compagnia di Zuckerberg quotata circa 100 miliardi di dollari.
La crisi è stata in parte causata anche dalla concorrenza spietata rappresentata da Facebook e Google che stanno sempre più prendendo piede nel mondo virtuale; secondo indiscrezioni il settore che dovrebbe subire più perdite in quello che si presenta come un annientamento di circa il quattordici per cento della forza lavoro dovrebbe essere quello della produzione. La manovra rientra in quella che dovrebbe essere una strategia di recupero attuata da Scott Thompson, approdato a Yahoo! da Paypall. Quella che però a molti appare come una riorganizzazione dell'assetto aziendale, in realtà cela dietro di sè una lotta una lotta ai vertici. Yahoo! infatti pare abbia imputato ad uno dei più celebri social network del momento la sottrazione di alcuni brevetti: "Senza le conquiste di Yahoo! i siti come Facebook non avrebbero tutti questi visitatori e i sostanziosi ricavi. Prima di adottare nel 2008 la tecnologia di social network brevettata da Yahoo!, Facebook era considerato uno dei peggiori siti di tutta la rete per la pubblicità. Facebook deve quindi la sua popolarità tra i navigatori di Internet alla non autorizzata violazione dei brevetti di Yahoo!". Una bella lotta tra titani alle soglie di quello che sarà l'ingresso della compagnia di Zuckerberg quotata circa 100 miliardi di dollari.
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