”Gli elettori non si facciano ammaliare dal mercimonio politico”
BARI. “Non si può non esprimere preoccupazione per una certa politica, che sente la necessità di acquistare consenso non con la buona amministrazione, ma con il denaro. Un fatto gravissimo, di cui la Procura, sicuramente, non potrà essere testimone distratto”.
È quanto dichiara il consigliere della Regione Puglia e presidente di “Moderati e Popolari”, Antonio Buccoliero, dopo le recenti denunce, che avrebbero messo in luce la malsana abitudine di acquistare consenso elettorale con il denaro.
“Si tratta di un modo di fare assolutamente deprecabile – prosegue Buccoliero – che compromette, irrimediabilmente, la democrazia e la libertà. Se il popolo, dunque gli elettori, restano ammaliati da questa oltraggiosa pratica di ricevere compensi in cambio di voti, come potranno mai lamentarsi della cattiva amministrazione o degli scandali politici? Quando qualcuno acquista il tuo voto, ha acquistato anche la tua libertà e la tua dignità politica. Non si può fare della politica un mercimonio, assistendo inermi alla rovina, non solo morale, ma anche politica, di tanti candidati, che spendono denaro oltre le loro stesse possibilità per avere consenso elettorale. Si tratta di una prostrazione economica, che sta toccando livelli di emergenza. La politica è servizio alla propria comunità, impegno civile, passione ed entusiasmo; gli stessi rappresentanti di lista dovrebbero offrire una partecipazione democratica volontaria e non retribuita. Perché l’ideale politico diventi realtà occorre incoraggiare il voto consapevole, appoggiando candidati forti della propria onestà e del proprio impegno, di cui potersi fidare completamente. Non ci si può fidare, infatti, di chi compra la libertà altrui e se proprio non si riesce a dire di no a chi offre “ricompense” in cambio di consenso, non si rinunci, nel segreto dell’urna, alla propria libertà elettorale, evitando di appoggiare i mercanti di voti. La buona politica parte da ogni cittadino e la corruzione non è un fatto di esclusivo interesse dei partiti: esiste la corruzione laddove esiste la possibilità di corrompere. Questo – conclude Buccoliero - dovrebbe essere chiaro ad ogni elettore”.
È quanto dichiara il consigliere della Regione Puglia e presidente di “Moderati e Popolari”, Antonio Buccoliero, dopo le recenti denunce, che avrebbero messo in luce la malsana abitudine di acquistare consenso elettorale con il denaro.
“Si tratta di un modo di fare assolutamente deprecabile – prosegue Buccoliero – che compromette, irrimediabilmente, la democrazia e la libertà. Se il popolo, dunque gli elettori, restano ammaliati da questa oltraggiosa pratica di ricevere compensi in cambio di voti, come potranno mai lamentarsi della cattiva amministrazione o degli scandali politici? Quando qualcuno acquista il tuo voto, ha acquistato anche la tua libertà e la tua dignità politica. Non si può fare della politica un mercimonio, assistendo inermi alla rovina, non solo morale, ma anche politica, di tanti candidati, che spendono denaro oltre le loro stesse possibilità per avere consenso elettorale. Si tratta di una prostrazione economica, che sta toccando livelli di emergenza. La politica è servizio alla propria comunità, impegno civile, passione ed entusiasmo; gli stessi rappresentanti di lista dovrebbero offrire una partecipazione democratica volontaria e non retribuita. Perché l’ideale politico diventi realtà occorre incoraggiare il voto consapevole, appoggiando candidati forti della propria onestà e del proprio impegno, di cui potersi fidare completamente. Non ci si può fidare, infatti, di chi compra la libertà altrui e se proprio non si riesce a dire di no a chi offre “ricompense” in cambio di consenso, non si rinunci, nel segreto dell’urna, alla propria libertà elettorale, evitando di appoggiare i mercanti di voti. La buona politica parte da ogni cittadino e la corruzione non è un fatto di esclusivo interesse dei partiti: esiste la corruzione laddove esiste la possibilità di corrompere. Questo – conclude Buccoliero - dovrebbe essere chiaro ad ogni elettore”.