Amy Winehouse, l'animo ribelle che sognava di essere felice
di Marco Masciopinto
E' trascorso un anno da quel tragico sabato pomeriggio del 23 luglio 2011, quando il corpo senza vita di Amy Winehouse fu ritrovato nella sua abitazione londinese.
Era distesa sul letto, la sua guardia del corpo pensava che stesse dormendo ma invece non era cosi: la diva degli eccessi era andata via per sempre.
Fragile, triste e con le sue tante debolezze, cercava la felicità che da sempre voleva raggiungere, il posto che aveva sempre sognato, il traguardo che non aveva mai raggiunto.
L'alcol e le droghe erano il suo rifugio, la sua grande sofferenza che sembrava avesse finalmente superato ma i suoi ripetuti tentativi di recupero la facevano sprofondare sempre di più in un vortice dal quale non c'era più uscita.
Nell'ultimo capolavoro 'Back To Black', aveva messo dentro tutto il suo dolore, la sua rabbia, la sua tristezza. Era l'album che rappresentava la vera Amy.
Dai suoi testi autobiografici che sono diventate delle hit come 'Rehab' dove cantava il suo rifiuto ad entrare in una clinica per disintossicarsi, alla struggente 'Back to black' per poi passare alla commovente 'Love is losing game', dove per lei l'amore era un gioco perso, una sconfitta, proprio come le era capitato nella vita reale, un amore in cui lei aveva creduto tanto.
Eccentrica e sopra le righe, era diventata da subito un icona di stile, con i suoi capelli super cotonatissimi e gli occhi da gatta. Un look impeccabile tanto da essere apprezzato dal noto stilista Karl Lagerfeld, che la paragonò a Brigitte Bardot.
Il suo volto e la sua musica resteranno sempre vivi nella vita di chi ha saputo veramente amarla, dal padre Mitch che la ricorda come 'un angelo magnifico, la figlia migliore che potesse desiderare. Lui le ha trasmesso la passione per la musica.
Amy era allegra, generosa e amava molto la sua famiglia.
Questa sarà la giornata in memoria del suo ricordo. I suoi fan le rendono omaggio portando fiori davanti la sua vecchia residenza nel quartiere londinese di Camden Town, cantando i suoi più grandi successi, per ricordala nel migliore dei modi.
L'anima di Amy sarà sempre presente in quella famosa via dove un anno fa, all'età di 27 anni, ha detto addio ad un posto che non le apparteneva più.
''Io adoro la musica ma un giorno mi piacerebbe molto avere una famiglia.
Penso che questa sia la cosa più importante per me.Questo pero’ non vuol dire che io sia pronta ad avere una famiglia in questo momento, anche perche’ sento di dover prima fare un altro album, ma a lungo termine credo di desiderare più una famiglia che fare musica . Vorrei fare dei figli dopo aver fatto un disco del quale andare fiera al 100 per 100. Poi magari mi trasferirò a Las Vegas, aprirò un casinò e mi esibirò li tutte le sere. Tra 10 anni avrò come minimo 3 bellissimi bambini”.
(Amy Winehouse).
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