"Concertazione in Sanità? Vendola cominci dalle piante organiche"

BARI. "Dieci anni di ritardo per partorire un piano di riordino ospedaliero che in una furia ideologica dimentica il grido di sofferenza che sale dal territorio. E adesso il flop delle piante organiche, “ciliegina sulla torta” di una devastazione annunciata del sistema sanitario regionale. Questa volta anche noi siamo stupefatti, come sempre più spesso appare il presidente della Regione, perché se non fosse ormai manifesta l'incapacità di concertare, programmare, applicare, verrebbe da pensare ad una vera e propria maledizione che si abbatte sulla nostra sanità.

Di piante organiche ancora non c'è traccia, con i manager vendoliani che appaiono sempre più impegnati in una disastrosa roulette russa che li vede contrapposti a tutte le organizzazioni di categoria e i sindacati di medici e infermieri. E dove qualche “pettegolezzo” su quella che sarà la prossima – per dire – organizzazione del personale negli ospedali riesce ad affiorare, si nota come eventuali piante organiche già fanno acqua da tutte le parti.

Allora chiediamo a Vendola e all'assessore Attolini: se concertazione – come ci assicurano un giorno si e l'altro pure – ci deve essere, come non ascoltare il grido di allarme dei medici dell'Anpo che denunciano “macroscopiche irrazionalità nelle dotazioni organiche delle Asl e profonde incoerenze nella distribuzione del personale”? E come e perché non pretendere - scaduto il 7 luglio scorso il termine di trenta giorni che la Legge Regionale 11/2012 dava ai Direttori Generali delle Asl e delle Aziende sanitarie per approvare le Piante organiche, e in vista della scadenza del 17 luglio) anche dell'ulteriore termine di 10 giorni che la stessa Legge regionale dava alla Giunta per nominare i Commissari - la nomina dei Commissari già nella prossima seduta di Giunta?".
Così il vice capogruppo PdL, Massimo Cassano.

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