Incontro a Palazzo Chigi sull’inquinamento Ilva. Pugliese: “Diagnosi positiva, fondi inadeguati”

BARI. “La diagnosi è idonea e calzante, ma la cura proposta è a dir poco insufficiente e inadeguata alla portata della problematica”.
Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia, esprime un giudizio positivo solo a metà sul risultato dell’incontro tenutosi stamani a Palazzo Chigi sulla questione relativa all’inquinamento dello stabilimento Ilva, a cui hanno preso parte il Ministro all’Ambiente Corrado Clini, i rappresentanti dei sindacati, i dirigenti dei Ministeri interessati dagli interventi in programma e i vertici delle amministrazioni locali. Nel corso della riunione, il Segretario della UIL regionale ha chiesto con fermezza “coerenza e serietà, da parte del Governo nazionale e delle istituzioni locali, affinché si passi celermente dalle buone intenzioni all’effettiva cantierizzazione delle opere necessarie alla messa in sicurezza del territorio e delle persone”.
“Apprendiamo con piacere – continua Pugliese – che la fotografia della situazione in possesso del Ministero e del Governo sia quanto mai chiara. A Roma si è coscienti della gravità della questione inquinamento e delle dinamiche dannose per la salute di cittadini e lavoratori. La creazione di una cabina di regia a livello regionale ne è la dimostrazione pratica. Tuttavia, a ciò non corrispondono risorse economiche obiettivamente in grado di affrontare la problematica in maniera finalmente risolutiva”.
Il Segretario Generale della UIL di Puglia evidenzia come i fondi governativi che verranno messi in campo “coincidano con quelli già stanziati negli anni scorsi e poi mai utilizzati, anzi dirottati, aggiungendo al danno la beffa, verso altri lidi. Per intenderci, ci riferiamo ai 56 milioni per la bonifica e la riqualificazione del quartiere Tamburi, ai 30 milioni destinati alla bonifica del Mar Grande e del Mar Piccolo, agli 80 milioni per il dragaggio del porto di Taranto e a quelli per la messa in sicurezza della Yard Belleli. Senza dimenticare che, per situazioni molto meno gravi, al Nord (Porto Marghera, Porto Torres e Trieste) sono state messe a disposizione risorse ben più ingenti”.
Il Governo stanzierà subito 96 milioni di euro e avvierà una procedura d’urgenza per trovare tutte le risorse disponibili, anche attraverso una delibera Cipe. Inoltre, si darà vita a un accordo di programma completo di un quadro esaustivo degli interventi da realizzare, sia a breve che a medio-lungo termine, guardando anche alla possibilità di accedere ai fondi europei. Intanto, un altro incontro è previsto, sempre a Palazzo Chigi, per il prossimo 26 luglio, con il Ministro Clini che ha espresso la volontà di coinvolgere l’Ilva nel cuore del confronto.
“Idea che ci trova assolutamente d’accordo – chiosa Pugliese - anche perché l’Ilva sarà chiamata, inevitabilmente, ad assumersi le proprie responsabilità, a cominciare dalla copertura dei parchi minerali. Però è altrettanto vero che la problematica relativa all’inquinamento non riguarda esclusivamente l’Ilva, ma pure altri stabilimenti quali Cementir, la raffineria Eni e, andando ancor più a ritroso, l’Arsenale della Marina Militare, che per coerenza dovrebbero essere coinvolti nella fase di concertazione”.

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