Mongelli: Tatarella e Candela, ora si riparta da Foggia

FOGGIA. Le dimissioni di Mongelli sono la cronaca di una morte annunciata: il sindaco di Foggia ha cominciato a scrivere la sua lettera di dimissioni nel momento in cui si è fidato dei partiti. Di quei partiti del centrosinistra che erano stati da lui miracolati e di quelle forze moderate che avevano scelto l’alleanza di secondo turno più per convenienza o ripicca che per convinzione. La città ne ha avuto puntuali riscontri al momento della costituzione della Giunta, fatta con il manuale Cencelli in declinazione gerontocratica; quando è mancata quella operazione-verità sui conti pubblici che avrebbe inserito i necessari sacrifici in un quadro di maggiore partecipazione e trasparenza; quando non si è avuta la forza di riprende il cammino programmatorio in ambito urbanisti, perpetuando e proseguendo la nefasta strada delle conferenze di servizio e dei patti in deroga. Bisogna dar credito a Mongelli, e a Lucia Lambresa finché c’è stata, di avere investito tempo, risorse e sacrifici nella non facile impresa di tenere i conti pubblici sopra la linea di galleggiamento. Pur costando lacrime e sangue, l’operazione-stecchetto a cui è stata costretta la città, ha fatto registrare un miglioramento, benché insufficiente, degli equilibri contabili. Uno sforzo necessario, ma non sufficiente; e che ha finito per essere reso futile dal peggioramento dei trasferimenti, dall’impossibilità di rompere il circuito assistenzial-clientelare ereditato dall’amministrazione precedente, dalla totale assenza di logiche di sistema e di rete nella classe dirigente e nella filiera istituzionale del territorio. Ora, al termine di una battaglia della quale nessuno può dirsi vincitore, bisogna interrogarsi con urgenza su quel che c’è da fare, mentre fallimenti morali e materiali fanno da sfondo alla inquietante rialzare la testa della criminalità. Ripartire dalla città, con umiltà e senza primogeniture, è l’imperativo categorico che sta di fronte alle forze politiche, alle parti sociali e alle associazioni di Foggia.
A riferirlo in una nota congiunta FABRIZIO TATARELLA Coordinatore provinciale FLI e UMBERTO CANDELA Coordinatore cittadino FLI Foggia.