Taranto: sì al piano di risanamento del quartiere industriale

TARANTO. "A seguito del superamento nel triennio 2009-2011 del valore obiettivo di concentrazione per il Benzo(a)Pirene e della concomitanza del superamento del numero di superamenti ammissibili di concentrazione massima giornaliera per il Pm10, e' stato avviato il lavoro di predisposizione di un piano di risanamento per il quartiere Tamburi di Taranto, influenzato principalmente dalle sorgenti della zona industriale di Taranto e Statte". Cosi' l'assessore all'Ambiente della Regione Puglia Lorenzo Nicastro ha illustrato l'approvazione in Giunta del Piano di risanamento predisposto per il quartiere tarantino che si trova vicino ai principali insediamenti di fabbriche della citta' e in particolare allo stabilimento siderurgico Ilva.

"L'iter di redazione del piano - aggiunge - ha avuto anche delle fasi di confronto con alcuni dei soggetti industriali coinvolti per recepire anche delle proposte tese a ridurre le emissioni. Nei giorni di particolare criticita' climatica, i cosiddetti 'Wind Days' - sottolinea Nicastro - all'attivita' di cokeria viene prescritto di ridurre le operazioni di caricamento, sfornamento e spegnimento di un 10%, mentre a tutte le attivita' industriali presenti nell'area e soggette ad Autorizzazione Integrata Ambientale che presentano materiali polverulenti stoccati in aree esterne, viene prescritto di ridurre la movimentazione dei materiali stoccati all'esterno, filmare o bagnare in maniera doppia rispetto al solito le materie prime, ridurre del 50% la velocita' dei mezzi su pista all'interno degli stabilimenti e, infine, di ridurre del 10% il flusso di massa di emissioni in aria per gli inquinanti del Piano".

Parallelamente a questo e per raggiungere la progressiva e definitiva diminuzione delle concentrazioni di Pm10 nell'aria "il piano - prosegue Nicastro - prevede che le aziende provvedano alla completa copertura degli stoccaggi esistenti all'aperto. In attesa che cio' avvenga, gli accumuli di materiale dovranno essere delocalizzati in zona sufficientemente lontana dal centro abitato e dalla strada che separa il rione Tamburi dallo stabilimento Ilva o ridotti del 19% rispetto alla giacenza media del 2011 allo scopo di limitare l'altezza massima dei cumuli e la conseguente asportazione di polveri per l'azione del vento".

All'entrata in vigore del piano le aziende dovranno presentare una relazione tecnica, la cui validita' sara' esaminata da Arpa Puglia, l'agenzia regionale per l'ambiente, che descriva le modalita' di adeguamento entro un termine specificato. "Ulteriori interventi - continua Nicastro - sono previsti, all'interno del piano, sulla circolazione dei veicoli pesanti nell'area con particolare riferimento a quelli superiori ai 35 quintali, di tipo Euro 0, 1 e 2 per i quali sara' interdetta la circolazione all'interno del quartiere Tamburi, ad eccezione dei mezzi pubblici o di pubblica utilita' che dovranno garantire servizio durante le ore notturne. Previste misure anche per le emissioni relative alle attivita' portuali in relazione allo stazionamento ed alle manovre dei mezzi per la cui riduzione e' auspicabile l'elettrificazione delle banchine per il funzionamento dei sistemi a navi ferme".

L'assessore afferma che si tratta di un "provvedimento, corposo e puntuale quanto alle evidenze tecnico-scientifiche di natura epocale per l'area di Taranto che presenta una forte sofferenza a causa della situazione ambientale; si tratta della naturale conseguenza delle norme sul benzo(a)pirene di cui la Regione Puglia si e' dotata cui fanno seguito atti concreti di amministrazione attiva a tutela di salute, ambiente e sicurezza sul lavoro".

"Tuttavia va detto - dichiara Nicastro - che, viste le implicazioni di tipo sociale ed economico legate alle misure di risanamento da adottare, e vista la correlazione tra gli eventi di inquinamento dell'aria e particolari condizioni meteorologiche riguardanti, in particolare, direzione e velocita' del vento, che favoriscono il trasporto degli inquinanti dall'area industriale nelle zone abitate, si e' ritenuto di focalizzare alcune misure nei cosiddetti 'Wind Days', che concentrano in se' gran parte delle criticita' ambientali per quanto riguarda la qualita' dell'aria. Auspichiamo che - conclude l'Assessore - vi sia una forte collaborazione di tutti gli attori al fine di far rientrare i parametri emissivi e poter cosi' programmare una sorta di exit strategy dall'impasse ambientale che stringe Taranto in questo momento".