ROMA
. Una vicenda giudiziaria che dura ancora da dieci anni, quella di Adelfio Elio Cardinale, sottosegretario al Ministero della Salute. Cardinale fu indagato dalla Procura di bari, negli anni ’90, per un presunto coinvolgimento in concorsi truccati in vari atenei italiani. Pur non essendo mai stato convocato dagli inquirenti baresi, l’ ex docente e preside della Facoltà di Medicina di Palermo, si è visto notificare 13 anni fa, un avviso di conclusione delle indagini preliminari per il reato di concorso in truffa per questioni risalenti al 2002. L’ anno scorso, gli atti dell’ indagine sono passati alla procura di Palermo, per incompetenza territoriale del tribunale barese. Secondo il difensore di Cardinale, l’ avv. Roberto Fabio Tricoli, si è trattato di grave violazione del diritto di difesa per la mancata notifica dell'avviso di fissazione dell'udienza preliminare, alla quale seguirà il ricorso in Corte di Cassazione. "Vogliamo andare davanti al gup di Bari - dice il legale - per dimostrare la nostra innocenza e chiudere questa storia in breve tempo". Con gli atti nuovamente nelle mani di un pm - ha spiegato l’ avvocato ai microfoni dell’ Ansa - "siamo tornati indietro di 10 anni. Se avessimo saputo dell'udienza preliminare avremmo potuto difenderci in quella sede".
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