Bisceglie: Forza Nuova denuncia degrado ambientale

BISCEGLIE. Nuova denuncia di Forza Nuova alla critica situazione di alcune strade biscegliesi. Questa foto racchiude l’emblema della situazione del verde pubblico a Bisceglie, decantato, bistrattato e infine dimenticato.

Ecco Via M.Giuliani, delicata arteria stradale biscegliese, da sempre dimenticata sottovalutata per il suo potenziale nello smistare il traffico urbano.
Strada già nota agli ambientalisti e non, per la stonata vicenda della “sostituzione" dei Pini Marittimi con le alberature di Lecci (Gennaio 2009).

La storia fece scalpore in paese, tanto da esser degna di nota sui giornali locali, (miopi fino a quel giorno sullo stato del verde) e di far scatenare il solito teatrino politico,
chiamando in causa anche il locale circolo del WWF.

L’Amministrazione si giustificò sostenendo che l’abbattimento fosse necessario per salvaguardare l’incolumità dei passanti e l’integrità dei marciapiedi.

Ma dopo tre anni cosa è cambiato? Apparentemente nulla.

Le alberature, una volta piantumate sono state lasciate al loro lento declino, senza che nessuno (ente o azienda incaricata) si occupasse della loro manutenzione.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti, e fatta eccezione per le alberature presenti dinanzi la stazione di rifornimento, le restanti presentano uno scenario davvero indecoroso: aiuole piene di erbacce e rifiuti, alberi spezzati, altri addirittura “morti” e lasciati li come fossero macabri monumenti al verde pubblico.

Spostandoci in centro la situazione non migliora, anzi peggiora. Siamo in Piazza V. Emanuele , e quello che doveva essere il “salotto buono” di Bisceglie, il biglietto da visita per i “fantomatici turisti”, è diventato negli ultimi mesi l’apoteosi della gestione fallimentare del verde pubblico a Bisceglie, (sempre che ce ne sia mai stata una).

Se da una parte abbiamo una piazza più simile a un campo di battaglia, con aiuole vuote lasciate incautamente qui e lì, dall’altra ci ritroviamo una moderna giungla, con gli alberi le cui chiome sfiorano la testa dei passanti, e arbusti che oramai fanno da padroni sulle panchine.

E così camminando per quei residui spazi verdi, luoghi in cui non è stata ancora apposta la mano cementizia dell'uomo, la vegetazione viene usata come se fosse un bagno pubblico.
Ma esiste ancora uno spazio verde in questa città? Che rapporto abbiamo noi con la Natura? Ci sentiamo estranei alla città ma cittadini per eccellenza.