Orasara: si festeggia notte dei falò

ORSARA (FG). Sono gia' cominciati, a Orsara di Puglia, in provincia di Foggia, i preparativi per l'organizzazione dei 'Fucacoste e cocce priatorje', la notte dei falo' e delle teste del purgatorio che si celebrera' giovedi' 1 novembre. In paese, come accade da ormai molti anni, e' atteso l'arrivo di 10 mila di persone provenienti da tutta Italia per partecipare a uno degli eventi religiosi e popolari piu' antichi e suggestivi del Mezzogiorno.

La notte del primo giorno di novembre e' quella che gli orsaresi, da tempo immemore, dedicano con particolare devozione alla ricorrenza di Ognissanti e al culto dei morti. Da lontano, nel momento in cui cominciano a scintillare i falo' preparati in ogni angolo del borgo, Orsara sembra prendere fuoco, illuminata dalle fiamme che riscaldano l'atmosfera donandole incanto e magia. Il fuoco, la condivisione del cibo, gli spettacoli folk e le performance degli artisti di strada sono solo alcuni degli elementi di questo evento molto atteso.

Per goderne appieno il significato e le mille suggestioni, viverne l'attesa, il fermento e la preparazione, l'ideale e' arrivare in paese molto prima dell'accensione dei falo', anche per facilitare il compito dei volontari e delle forze dell'ordine. Qui, nel cuore verde della provincia di Foggia, la notte a cavallo tra il giorno di Ognissanti e quello dedicato al culto dei morti si accende alla luce dei falo' e al bagliore dei lumi posizionati all'interno delle zucche antropomorfe. Nonostante queste analogie, la festa d Orsara non ha nulla a che fare con Halloween (che peraltro si festeggia il 31 ottobre), ma di un evento che mette in evidenza l'illuminazione della fede, il ricordo dei defunti, il gusto genuino di stare insieme condividendo un momento di comunione caratterizzato dal legame rispettoso e autentico tra il mondo dei vivi e quello di quanti vivono nella memoria.

 La notte dei Fucacoste e' quella che va dalla sera del 1 novembre all'alba del giorno seguente. Molti si confondono, immaginando si tratti di Halloween. Sono diverse le date e differenti i significati: a Orsara non si celebrano ne' il rito consumistico del 'dolcetto o scherzetto' ne' la notte delle tenebre, ma un evento caratterizzato dalla condivisione di un sentimento di rispetto e devozione per i defunti. Nei giorni che precedono la ricorrenza, Orsara di Puglia vibra al ritmo di una crescente frenesia.

L'attesa e la preparazione all'evento sono vissute in ogni casa da tutti i componenti delle famiglie. La preparazione delle 'cocce priatorije' e' solo una delle incombenze da assolvere: affinche' tutto sia perfetto, come vuole la tradizione, occorre accatastare per tempo il legname necessario a preparare il falo'. E poi non possono mancare vino, carne, pane, patate e dolci tipici, cioe' tutte le pietanze e gli ingredienti che saranno consumati nella notte del 1 novembre, quando in ogni stradina del borgo si terra' un banchetto a base di piatti 'poveri' ma gustosi e in tutto il paese saranno esposte centinaia di zucche lavorate in modo creativo e illuminate al loro interno. Si comincia nel pomeriggio con il Laboratorio delle Zucche, nel Centro Visite Multimediale di Palazzo Varo. dove i bambini potranno imparare a realizzare le caratteristiche lanterne dalle sembianze umane.

Alle 18.30, la parata degli artisti di strada del gruppo Liu.bo di Lucera, con giocolieri e mangiafuoco, attraversera' il paese fino ad arrivare in Piazza Madonna della Neve dove si svolgera' lo spettacolo 'Tra il bene e il male'. Alle 20.30, invece, partira' la carovana musicale della Conturband Street Parade. Alle 22, sara' la volta della Coquette Band in Largo San Michele. A Orsara di Puglia, la notte dei fuochi sara' anche quella dei grandi numeri: 10mila visitatori attesi, un falo' per ogni nucleo familiare del borgo, oltre 100 persone tra volontari e personale delle forze dell'ordine a vigilare sul sereno svolgimento degli eventi, 20 punti di ristoro per i visitatori, quattro diversi momenti di spettacolo tra concerti, artisti di strada e concorso per la zucca intagliata piu' bella.

Il momento piu' 'esplosivo' e' previsto per le 19: al rintocco delle campane della Chiesa Madre ci sara' l'accensione dei falo' in ogni angolo del paese. Qui, il 1 novembre, i rami di ginestra cominceranno ad ardere e sfavillare alle 19: non scacciano gli spiriti malvagi ma servono a segnare la strada che dalla terra al cielo ricongiunge i vivi ai loro cari defunti. E i piu' piccoli, come i loro genitori e i loro nonni, preparano i falo' attorno ai quali si riuniranno per condividere questo momento di comunione rispettosa col mistero.

I 'Fucacoste e cocce priatorje' e' una delle tradizioni piu' antiche in Europa. Elemento caratterizzante dei fuochi e' la ginestra, un arbusto che, in fiamme, si volatilizza facilmente, mostrando ai nostri occhi il legame tra cielo e terra. Vicino alle abitazioni si appendono le zucche antropomorfe con una candela accesa all'interno e le vecchiette, prima di andare a letto, prendono dal falo' un po' di brace e la portano in casa, deponendola nel camino o in un braciere.

E' convinzione che le anime dei defunti, tornando fra i vivi, facciano visita ai parenti e tornino alle dimore dove avevano vissuto, si riscaldino e continuino il loro viaggio. Niente streghe, dunque, niente maschere e figure grottesche, piuttosto la conservazione del primordiale senso della festa di tutti i Santi, quella istituita il 13 maggio del 609 da Papa Bonifacio VIII quando la Chiesa sovrappose un'interpretazione cristiana a una pratica di origine pagana.

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