"Ti lascio perchè ti amo troppo": ecco le scuse più usate dagli uomini per lasciare
BARI. “Ti lascio perché ti amo troppo”. In questo esempio di pretesto per interrompere una storia affettiva si concentra tutto il carattere paradossale e insensato di alcune frasi pronunciate nel momento del distacco da quello che un tempo era, o avrebbe dovuto essere, il grande amore. Il club per single di Eliana Monti ha indagato l’argomento delle espressioni infelici più utilizzate in fase di rottura, scoprendo come a ricorrere a motivazioni pretestuose siano soprattutto gli uomini, il 69% rispetto alle donne, mentre queste ultime più spesso preferiscono dire la verità o comunque non edulcorare troppo la fine del sentimento con frasi improbabili.
Con il 32% delle preferenze, al primo posto delle peggiori motivazioni più usate, gli uomini dichiarano di aver utilizzato argomentazioni riconducibili alla sempreverde categoria “il problema sono io, non sei tu”: in questo caso un classico comportamento consiste nell’addurre non meglio identificati momenti di confusione, che richiedono un periodo di solitudine al fine di mettere in ordine le cose con se stessi, fino a sfociare nei casi più clamorosi nella intramontabile quanto abusata formula “Non ti merito”.
Al secondo posto, sono il 24% coloro che preferiscono non ammettere la fine del sentimento, forse nel vano tentativo di attutire il dolore provocato alla respinta di turno. Tipiche di queste situazioni sono frasi ben poco sensate quali “meglio che ci lasciamo ora che ti amo ancora, piuttosto che far passare il sentimento”. Molto spesso i maschietti che non vogliono prendersi le proprie responsabilità ricorrono anche alle scuse del lavoro e della famiglia, aspetti che per diversi motivi interferirebbero con la storia d’amore (o presunta tale) al punto da non consentirne la prosecuzione, nonostante il permanere dell’affetto.
Solo il 17% degli intervistati dimentica ogni tipo di sensibilità sfoderando un fin troppo franco “meglio se frequentiamo altre persone” o “penso ancora alla mia ex”, frasi sicuramente indicative delle reali intenzioni, ma che nella migliore delle ipotesi rischiano di gettare il sospetto di “scarsa concentrazione” anche sul passato.
Attenzione però, perché dalla ricerca emerge anche come molto spesso (ben 27% dei casi) gli uomini scelgano di farsi lasciare piuttosto che prendere l’iniziativa per interrompere la storia, lasciando l’ingrato compito e le relative presunte colpe alla partner. In questo caso, a detta degli esperti del club di Eliana Monti, è importante rendersi conto di quello che sta succedendo: qualora si verifichino improvvisi e prolungati quanto immotivati cambiamenti in negativo da parte del nostro lui meglio affrontare l’argomento, cercando di fargli assumere la propria responsabilità nel caso abbia deciso di interrompere l’idillio d’amore.
“Inutile arrabbiarsi se invece il nostro partner apre sinceramente il suo cuore rivelandoci il cambiamento dei suoi sentimenti per noi: al cuore non si comanda, e se quello che sembrava amore è effettivamente appassito non se ne può fare una colpa a nessuno. Per quanto dispiaciuti ci si deve sforzare di farsene una ragione e cercare altrove la nostra vera anima gemella, dato che il vero amore non tramonta mai” commenta Eliana Monti, fondatrice del club omonimo.
Con il 32% delle preferenze, al primo posto delle peggiori motivazioni più usate, gli uomini dichiarano di aver utilizzato argomentazioni riconducibili alla sempreverde categoria “il problema sono io, non sei tu”: in questo caso un classico comportamento consiste nell’addurre non meglio identificati momenti di confusione, che richiedono un periodo di solitudine al fine di mettere in ordine le cose con se stessi, fino a sfociare nei casi più clamorosi nella intramontabile quanto abusata formula “Non ti merito”.
Al secondo posto, sono il 24% coloro che preferiscono non ammettere la fine del sentimento, forse nel vano tentativo di attutire il dolore provocato alla respinta di turno. Tipiche di queste situazioni sono frasi ben poco sensate quali “meglio che ci lasciamo ora che ti amo ancora, piuttosto che far passare il sentimento”. Molto spesso i maschietti che non vogliono prendersi le proprie responsabilità ricorrono anche alle scuse del lavoro e della famiglia, aspetti che per diversi motivi interferirebbero con la storia d’amore (o presunta tale) al punto da non consentirne la prosecuzione, nonostante il permanere dell’affetto.
Solo il 17% degli intervistati dimentica ogni tipo di sensibilità sfoderando un fin troppo franco “meglio se frequentiamo altre persone” o “penso ancora alla mia ex”, frasi sicuramente indicative delle reali intenzioni, ma che nella migliore delle ipotesi rischiano di gettare il sospetto di “scarsa concentrazione” anche sul passato.
Attenzione però, perché dalla ricerca emerge anche come molto spesso (ben 27% dei casi) gli uomini scelgano di farsi lasciare piuttosto che prendere l’iniziativa per interrompere la storia, lasciando l’ingrato compito e le relative presunte colpe alla partner. In questo caso, a detta degli esperti del club di Eliana Monti, è importante rendersi conto di quello che sta succedendo: qualora si verifichino improvvisi e prolungati quanto immotivati cambiamenti in negativo da parte del nostro lui meglio affrontare l’argomento, cercando di fargli assumere la propria responsabilità nel caso abbia deciso di interrompere l’idillio d’amore.
“Inutile arrabbiarsi se invece il nostro partner apre sinceramente il suo cuore rivelandoci il cambiamento dei suoi sentimenti per noi: al cuore non si comanda, e se quello che sembrava amore è effettivamente appassito non se ne può fare una colpa a nessuno. Per quanto dispiaciuti ci si deve sforzare di farsene una ragione e cercare altrove la nostra vera anima gemella, dato che il vero amore non tramonta mai” commenta Eliana Monti, fondatrice del club omonimo.