Ocse taglia stime Pil Italia. ''Forse serve un'altra manovra''
ROMA. Un'altra tegola per il Belpaese. L'Ocse ha tagliato le stime del Pil dell'Italia, sia per quest'anno che per il prossimo. Nel suo World economic outlook, l'Ocse stima ora per il nostro paese un Pil a -2,2% per quest'anno e -1% per il prossimo. Un'inversione di tendenza si dovrebbe avere solo nel 2014, con una crescita dello 0,6%. Secondo l'Ocse, le stime di bassa crescita, peggiori rispetto a quelle del Governo, potrebbero richiedere una nuova manovra correttiva per centrare l'obiettivo di riduzione del debito. Infatti il debito pubblico tricolore continuera' a crescere nei prossimi anni nonostante l'avanzo primario di bilancio, complice la deludente dinamica della crescita economica che incide sul denominatore del rapporto debito/pil. Per l'Ocse il debito salira' dal 127% del Pil del 2012 fino al 132,2% del 2014.
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Il rapporto deficit/pil quest'anno scendera al 3% dal 3,8% del 2011, superando comunque ''il 2,6% previsto dal governo''. I numeri sono al lordo dell'effetto del ciclo che, secondo le regole Ue, va depurato per ottenere i saldi strutturali (surplus/deficit/pareggio) del bilancio pubblico. ''Per il 2013 e 2014, la proiezione assume che il governo centrera' l'obiettivo del pareggio strutturale. Nonostante cio', dato lo scenario macroeconomico, sia il deficit e sia il debito continueranno a salire nel biennio''. Per il 2013 l'Ocse prevede un rapporto deficit/pil al 2,9%, nel 2014 al 3,4%. Secondo l'Ocse, per quanto riguarda le riforme strutturali e il risanamento di bilancio, le politiche dell'Italia sono ben avviate, pero' l'economia proseguira' nella sua fase di contrazione nel breve termine, a causa delle restrizioni di bilancio, debole fiducia e difficolta' di accesso al credito. Per l'organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, inoltre, le riforme sul mercato del lavoro e sulla produttivita' devono essere implementate se si vuole che producano effetti. ''Le riforme della produttivita' e del lavoro, che il Parlamento ha varato negli ultimi dodici mesi - afferma l'Ocse -, sono impressionanti, ma devono essere pienamente e constantemente implementate per poter dare risultati''. i
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