Questa sera a Palazzo Nervegna a Brindisi un incontro su Dario Fo
BRINDISI. Ad un mese dalla venuta del Premio Nobel Dario Fo a Brindisi, si terrà questa sera, a partire dalle ore 17:30 presso la sala conferenza di Palazzo Granafei-Nervegna un incontro dal titolo "Intorno a Dario Fo", a cura della professoressa Laetitia Dumont-Lewi e del professore Alessandro Distante.
Per quel che riguarda la figura di Dario Fo, insignito nel 1997 del Premio Nobel per la Letteratura, non è solo un autore di testi teatrali, ma, come Eduardo de Filippo o Carmelo Bene, è un attore-autore. E non si limita a scrivere e recitare, poiché firma anche le regie, le scene e i costumi delle sue commedie. La sua fama come uomo di teatro ha, quasi fin dall’inizio della sua carriera, superato le frontiere italiane. Prima ancora di fare le sue grandi tournées nei teatri del mondo, viene innanzitutto conosciuto come autore, ed è oggi l’autore italiano vivente più rappresentato nel mondo. Ma, prima ancora di calcare i palcoscenici, egli faceva il pittore: ha studiato al Liceo Artistico e all’Accademia di Brera, dove si è formato alla pittura con grandi maestri, e le sue opere pittoriche risentono l’influenza di Picasso o Chagall.
A partire dalla fine degli anni Settanta, il disegno è diventato il metodo principale di preparazione dell’allestimento delle sue commedie. E a poco a poco, il disegno e la pittura, nella concezione delle proprie commedie, diventano per Fo un metodo di scrittura parallelo e complementare con quella testuale: piuttosto che scrivere una situazione, l’attore-autore la disegna. La mostra di Brindisi illustra quest’aspetto dell’arte dell’attore-autore. Attraverso i suoi dipinti, vere e proprie scenette teatrali, lo spettatore può effettuare un viaggio nel percorso artistico di Dario Fo, ritrovare i temi a lui cari e tracciare paralleli con quelle sue opere che hanno segnato la storia del teatro europeo.
Daniele Martini
Per quel che riguarda la figura di Dario Fo, insignito nel 1997 del Premio Nobel per la Letteratura, non è solo un autore di testi teatrali, ma, come Eduardo de Filippo o Carmelo Bene, è un attore-autore. E non si limita a scrivere e recitare, poiché firma anche le regie, le scene e i costumi delle sue commedie. La sua fama come uomo di teatro ha, quasi fin dall’inizio della sua carriera, superato le frontiere italiane. Prima ancora di fare le sue grandi tournées nei teatri del mondo, viene innanzitutto conosciuto come autore, ed è oggi l’autore italiano vivente più rappresentato nel mondo. Ma, prima ancora di calcare i palcoscenici, egli faceva il pittore: ha studiato al Liceo Artistico e all’Accademia di Brera, dove si è formato alla pittura con grandi maestri, e le sue opere pittoriche risentono l’influenza di Picasso o Chagall.
A partire dalla fine degli anni Settanta, il disegno è diventato il metodo principale di preparazione dell’allestimento delle sue commedie. E a poco a poco, il disegno e la pittura, nella concezione delle proprie commedie, diventano per Fo un metodo di scrittura parallelo e complementare con quella testuale: piuttosto che scrivere una situazione, l’attore-autore la disegna. La mostra di Brindisi illustra quest’aspetto dell’arte dell’attore-autore. Attraverso i suoi dipinti, vere e proprie scenette teatrali, lo spettatore può effettuare un viaggio nel percorso artistico di Dario Fo, ritrovare i temi a lui cari e tracciare paralleli con quelle sue opere che hanno segnato la storia del teatro europeo.
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