Allarme 007: "Minaccia hacker sfida sistema Paese"

ROMA. "La minaccia cibernetica rappresenta, al momento, la sfida piu' impegnativa per il sistema Paese". Ad affermarlo e' l'ultima Relazione annuale al Parlamento dei servizi di informazione e sicurezza, secondo cui non solo "gli effetti potenziali sono in grado di produrre ricadute peggiori di quelle ipotizzabili a seguito di attacchi convenzionali e di incidere sull'esercizio di liberta' democratiche essenziali" ma "gli autori, le tecniche di attacco ed i bersagli mutano piu' velocemente delle contromisure", rendendo difficile tentare di risolvere il problema.
Per gli 007, "le minacce informatiche, sempre piu' sofisticate, gravano su tutte le piattaforme, dai sistemi complessi e strutturati dello Stato e della grandi aziende ai computer e agli smartphone dei singoli cittadini". Nel cyberspazio "si muovono, con propositi offensivi o predatori, entita' statuali, gruppi terroristici e criminali e un novero ampio e diversificato di autori individuali": tra di loro figurano gli 'insider', "in grado di accedere ai sistemi informatici dell'ente pubblico o privato per il quale lavorano per acquisire, alterare o cancellare informazioni sensibili, ovvero mettere fuori uso, danneggiare o distruggere quel sistema", e gli 'hacktivisti', nel cui ambito sono numerosi gli interventi riferiti ad Anonymous, "il cui tradizionale core business, ovvero assicurare la liberta' di informazione sulla rete, ha fatto registrare un significativo allargamento a target di particolare sensibilita'".
Quanto agli obiettivi della 'cyberthreat', "il settore militare ha registrato nel corso dell'anno una crescente centralita' sulla scena estera: l'idea di sfruttare le vulnerabilita' informatiche per compromettere i sistemi di comando e controllo o i sistemi di arma avversari si e' concretizzata nel 2012 in un aumento del numero degli attacchi, alcuni dei quali coronati da successo".