ANCI Puglia: Apertura UE su Patto stabilità segnale positivo ma non basta


BARI. L’ANCI Puglia sarà presente alla manifestazione del 21 marzo ai Roma per ribadire e sostenere le richieste dei comuni al Governo. L’apertura della Commissione Europea verso una revisione del Patto di Stabilità è un segnale positivo ma che non basta a fronteggiare l’attuale emergenza sociale e occupazionale. Il sistema economico e produttivo italiano è in crisi, si parla di 20.000 cantieri bloccati,  molte imprese sane senza liquidità con enormi difficoltà di accesso al credito.

E’ evidente che sussistono tutti i motivi di eccezionale gravità e urgenza per adottare, da parte di questo Esecutivo, un provvedimento teso a rilanciare l’economia del paese.

“Specialmente negli ultimi due anni – ha sottolineato il presidente Perrone - abbiamo sottolineato con forza l’urgenza di questi provvedimenti: lo sblocco dei debiti commerciali della PA alle imprese che hanno eseguito i lavori e contestualmente, l’allentamento dei vincoli del Patto di Stabilità Interno. Possiamo ripartire dai Comuni e dalle comunità, bisogna liberare investimenti nei settori strategici dell'efficientamento energetico degli edifici, della sicurezza del territorio e delle scuole.

Anci Puglia ribadisce anche la necessità di escludere  i comuni tra 1001 e 5000 abitanti dal Patto di stabilità per il 2013. I piccoli comuni non sono ancora pronti a tale normativa perché impegnati  in  un complesso processo di carattere ordinamentale finalizzato alla gestione associata di tutte le funzioni.