Costi Consiglio comunale Bari, De Santis si arrende
Nicola Zuccaro. Giuseppe De Santis alza bandiera bianca. Il Consigliere Comunale eletto nel Pd e successivamente transitato nel Gruppo Misto a Palazzo di Città non la manda giù relativamente ad una proposta sui tagli dei costi per lo svolgimento dell'attività legislativa di stretta competenza della massima assemblea cittadina.De Santis, concedendosi al notes del Giornale di Puglia, rivela il muro di gomma che ha trovato tra i principali organi operanti al Comune di Bari quali la Direzione Generale e la Segreteria Generale, nonchè fra gli stessi banchi dell'Aula Dalfino.
In attesa di ricevere dai primi i pareri tecnici, e successivamente dei 45 colleghi restanti (escludendo lo stesso De Santis), solo in due hanno sostenuto come firmatari la proposta: Luigi Fuiano e Salvatore Campanelli. Entrambi rispettivamente del Pd e della Lista Emiliano per Bari hanno condiviso sin dalla prima ora la possibilità di posticipare al pomeriggio le Commissioni che attualmente convocate al mattino consentirebbero ai 46 consiglieri di essere regolarmente presenti nei loro luoghi lavorativi.
Questa, come altre possibili variazioni tese a diminuire i costi della politica a Palazzo di Città fra cui andrebbero ad aggiungersi le sedute relative al Question Time - sottolinea De Santis - non sono state per nulla considerate.
Dalla serie nulla cambi perchè tutto resti nei corridoi del Comune di Bari, è andata in scena la riedizione del Gattopardo con buona pace dei 43 consiglieri non firmatari di una proposta che avrebbe potuto rendere più virtuosa la Civica Amministrazione del capoluogo pugliese.