Sarah: legale nipote zio Michele, questo è processo del nulla


Cosimo Cosma
TARANTO. "Questo e' un processo del nulla, nel senso che nulla e' stato raggiunto. Non c'e' una verita' provata". Così l'avvocato Raffaele Missere, uno dei legali di Cosimo Cosma, nipote di Michele Misseri, durante l'arringa al processo per l'omicidio della 15enne Sarah Scazzi, nell'ambito del quale il suo assistito e' imputato di concorso in soppressione di cadavere.

L'uomo e' imputato di concorso di soppressione di cadavere, unitamente allo stesso Michele Misseri e al fratello di quest'ultimo, Carmine. Stamane sono tutti presenti nell'aula 'Alessandrini' del Tribunale di Taranto, insieme alle due principali imputate, Sabrina Misseri e Cosima Serrano, accusate di concorso in omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere.

"Prendo atto dell'impegno e dei sacrifici dell'ufficio della Procura per giungere alla verita' - ha aggiunto - ma purtroppo non l'ha raggiunta". In questo processo c'e' stata "la volonta' di ognuno dei protagonisti di apparire oltre a qualsiasi esigenza". Quindi ha invitato soprattutto i giudici non togati della Corte di Assise, a stare in guardia "dai messaggi inquietanti dei media dove sono state fatte ricostruzioni cinematografiche. Qui tutti sono voluti diventare protagonisti e parte di uno spettacolo che e' andato avanti e continua ad andare avanti".

Anche la testimonianza "di chi ha perso la bambina", ha proseguito l'avvocato Missere riferendosi evidentemente alla madre di Sarah e agli altri piu' stretti parenti , "e' stata inquinata dai media". Ha inoltre sottolineato ch il numero di testimoni e' stato eccessivo "rispetto al ragionevole". Infine ha chiesto alla Corte "che in camera di consiglio tutte le intercettazioni ambientali e telefoniche siano ritenute inutilizzabili perche' effettuate in violazioni di legge".

"Non c'e' niente nelle intercettazioni per cui si possa dire che Cosimo Cosma e la moglie si sono assunti qualsiasi responsabilita' su quello che e' successo" ha aggiunto l'avvocato Serena Missere.

L'interessamento di Cosma alla vicenda successiva alla scomparsa "e' assolutamente normale visti i rapporti che c'erano tra le famiglie e che era sparita una bambina, peraltro coetanea del figlio di Cosma", ha aggiunto.

Anche secondo l'avvocato Serena Missere, quando Carmine Misseri dice in un'intercettazione che "Cosimo Cosma ha aiutato a gettare la bambina nel pozzo", si riferiva in realta' a qualcosa che "aveva appreso dai giornali, dai giornalisti o dalla televisione". Quindi "merita di essere assolto, di tornare a una vita normale: campagna, sacrifici, duro lavoro".