Sarah: no astensione giudici, processo va avanti

TARANTO. Nessun colpo di scena nel caso Scazzi. Il processo per l'omicidio della ragazzina avetranese barbaramente uccisa prosegue con la stessa composizione di giudici togati. Il presidente del Tribunale di Taranto, Antonio Morelli, ha rigettato la richiesta di astensione del presidente e del giudice a latere della Corte di Assise, Cesarina Trunfio e Fulvia Misserini, decisa dai due togati dopo la diffusione del video di un 'fuori onda' prima dell'inizio dell'udienza del 19 marzo scorso.
Michele Misseri avrebbe ucciso la nipote quindicenne Sarah Scazzi per ''un approccio sessuale'' rifiutato: e' quanto sostenuto nella sua arringa dall'avv.
Franco Coppi, difensore di Sabrina Misseri, nel processo per l'uccisione della minorenne di Avetrana. ''Misseri pero' non lo dice - ha aggiunto il legale - perche' pensa a cosa potrebbero dire in paese e allora dice che ha avuto un raptus dopo che quella mattina aveva gia' un forte dolore di testa''.
LEGALE SABRINA: NESSUN ALIBI INVENTATO - "I messaggi di Sabrina a Sarah sono veri, come i messaggi e gli squilli di Sarah a Sabrina. Non sono tentativi di simulare da parte di Sabrina e di inventarsi un alibi". Lo ha evidenziato l'avvocato Franco Coppi, uno dei legali di Sabrina Misseri, nella lunga arringa, in corso da stamane davanti alla Corte di Assise del Tribunale di Taranto e in via di ultimazione, al processo per l'omicidio della 15enne di Avetrana.
"Il nostro alibi - ha affermato - e' che quel pomeriggio accadde esattamente quello che era stato concordato tra le ragazze la sera prima".
"Io penso che i pm si siano convinti in buona fede nella colpevolezza di Sabrina. In buona fede non hanno capito i fatti, la realta' di questo processo, la personalita' dei protagonisti e la loro psicologia". Lo ha evidenziato Coppi nell'arringa.
"Siete rimasti folgorati - ha aggiunto rivolgendosi al pubblico ministero Mariano Buccoliero e al procuratore aggiunto Pietro Argentino - da un pregiudizio e per questo avete frainteso tutti i fatti di questo processo. La loro attivita' (sempre in riferimento ai pm ndr) si e' risolta in un'opera di persuasione. Risulta agli atti".
Coppi ha precisato di "non seguire Michele Misseri sulla strada delle accuse fatte a due professionisti, l'ex avvocato di Michele, Galoppa, e la consulente Bruzzone, e cioe' quando dice che lo abbiano costretto ad accusare Sabrina. Lo sa lui se e' vero o meno questo". Quindi ha ribadito che "la prima ritrattazione di Michele Misseri e' falsa e che la verita' e' nella prima confessione laddove si era dichiarato colpevole del delitto".