Società s'impossessa di 22 mln di tributi comunali: sequestri a Foggia
FOGGIA. Beni per 17,5 milioni sono stati sequestrati dalla Gdf alla societa' di riscossione tributi 'Gema' e ad alcuni indagati. Nel luglio 2012, il presidente del Cda e l'ad della Gema, Lanfranco Tavasci e Giuseppe Corriero, furono arrestati per essersi appropriati di 22 milioni di euro relativi a tributi locali che la stessa societa' aveva l'obbligo di versare ai 44 Comuni pugliesi, per conto dei quali svolgeva l'attivita' di riscossione. Sette in tutto gli indagati.LE INDAGINI - Le indagini hanno consentito anche di scoprire artifici contabili da parte degli indagati per falsificare i documenti di bilancio. Sarebbero stati, infatti, simulati crediti per oltre 29 milioni di euro, vantati fittiziamente nei confronti dei Comuni.
Questo avrebbe tratto in inganno gli stessi enti territoriali sulle somme effettivamente dovute e avrebbe mascherato, pareggiando la posizione debitoria verso gli enti convenzionati, una situazione di dissesto patrimoniale e finanziario, in modo da scongiurare le conseguenze negative sul piano degli affidamenti bancari e la inevitabile cancellazione dall'albo ministeriale dei soggetti abilitati all'attivita' di liquidazione, accertamento e riscossione dei tributi, per la perdita dei requisiti previsti dalla legge. L'altro artificio contabile sarebbe stato costituito dall'adeguamento fittizio del capitale sociale della Gema spa alla soglia minima dei 10 milioni di euro prevista dalla legge.