Atlante dell'infanzia a rischio, il Garante minori: "Mappe per difendere il futuro"

BARI. Ottanta mappe per orientarsi nel mondo dell’infanzia e dell’adolescenza, uno strumento per conoscere le condizioni di vita dei minori in Italia e da cui partire per interrogarsi sul futuro delle nuove generazioni. “Atlante dell’infanzia a rischio – Mappe per (Ri)connettersi al futuro”, è il lavoro di Save the Children presentato questa mattina in Consiglio regionale su iniziativa del Garante dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Puglia, per stimolare una riflessione sulle condizioni di vita dei bambini e dei ragazzi pugliesi.
Ad illustrare la struttura e il senso della ricerca, il referente nazionale dell’organizzazione e curatore, Giulio Cederna, che ha elencato le principali aree del rischio: limiti della spesa sociale, assenza di servizi, povertà minorili, violenza, mafie, dispersione scolastica. Con particolare rifermento a quest’ultimo ambito, l’Atlante rileva gli importanti progressi nella lotta alla dispersione scolastica registrati negli ultimi anni, nonostante i risultati Istat del 2011 (con una media nazionale del 18,2 %) siano ancora lontani dall’obiettivo europeo del 10%. In particolare in Puglia, dove la percentuale resta ancora al di sopra del livello nazionale, con il 19,5%.
Tra gli aspetti evidenziati, la riduzione della spesa pro capite per i servizi per l’infanzia (51 euro annui), le povertà minorili, le “disconnessioni” culturali (il 52,4% dei bambini e ragazzi non ha letto neanche un libro nei 12 mesi precedenti, il 41,7% non ha mai usato un PC), le condizioni sanitarie di 117 mila minori costretti a vivere nei territori avvelenati dei Sin, e in particolare degli oltre 30 mila bambini e ragazzi di Taranto.
Situazioni profondamente radicate che rischiano di compromettere il futuro del nostro Paese, già segnato dalla progressiva riduzione della presenza di minori nel ventennio 2011-2030: le proiezioni Istat restituiscono l’immagine di un paese destinato a diventare sempre più anziano, con una contrazione della media nazionale del 2% e che in Puglia potrebbe toccare il 3% (scendendo dal 18% al 15%).
La mattinata è stata anche l’occasione per un confronto tra istituzioni, enti e associazioni impegnate sul territorio pugliese, al quale sono intervenuti la dirigente dell’assessorato al Diritto allo studio e alla Formazione della Regione Puglia, l’assessore alle Politiche giovanili del Comune di Bari, Fabio Losito, la rappresentante dell’Ufficio scolastico regionale della Puglia, Anna Romanazzi, la pediatra Annamaria Moschetti, il presidente della cooperativa sociale “Progetto città ” Andrea Mori e Milena Tancredi, referente AIB Puglia “Nati per Leggere”.
“Leggere le mappe tracciate dall'Atlante – ha commentato la Garante Rosy Paparella - deve orientarci ad una lotta senza tregua verso tutte le povertà che coinvolgono i bambini e le bambine pugliesi, dalla povertà economica a quella culturale, restituendo un ruolo prioritario alle politiche sociali ed educative. Perché crescere, anche al tempo dello spread, è un diritto, e la responsabilità di ‘riconnetterci al futuro’ non può che essere una responsabilità collettiva".
Un richiamo per tutti, per dare un contributo su diversi piani e in parte già avviato da qualche anno: si parte dal progetto regionale “Diritti a scuola”, passando per le risorse del Fondo sociale europeo, per le politiche educative del Miur, fino ad una “eccellenza” rappresentata dal progetto “Book in progress” avviato nel 2009 su iniziativa dell’istituto tecnico “Majorana” di Brindisi, che unisce circa 800 docenti delle scuole superiori nella produzione e scambio on-line di testi didattici realizzati in classe, consentendo alla famiglie di risparmiare.
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