Corso Mazzini-Corso della Carboneria, questa pista ciclabile non s'ha da fare: centrodestra barese al fianco dei residenti
di Nicola Zuccaro - No alla pista ciclabile da Via Trevisani - vicinanze Auto Silo - a Corso della Carboneria transitando per Corso Mazzini. A chiederlo sono i residenti e gli esercenti della zona che dalla mattinata
del 21 giugno sono sul piede di guerra preannunciando per i prossimi giorni una raccolta di firme finalizzate a bloccare la realizzazione di un'opera pubblica finanziata con fondi europei per un complessivo costo
di 400mila euro.Una pista ciclabile ritenuta dai più inutile e sopratutto priva di una logica della mobilità poichè inserita lungo un'arteria del traffico cittadino il cui restringimento per essa aggraverà ulteriormente i disagi già presenti sia per gli automobilisti che per gli autotrasportatori ivi quotidianamente impegnati per la distribuzione di merci e di carburante, quest'ultimo, per la presenza di non pochi distributori di benzina.
A raccogliere la protesta l'opposizione comunale di centro-destra nonchè la relativa maggioranza che amministra l'VIII Circoscrizione. Entrambe, per voce del Coordinatore Ninni Cea e del Presidente Leonardo Tartarino, oltre a ricevere le problematiche istanze sopra richiamate, hanno rilevato la particolare pericolosità nel tratto compreso fra Via Perrone e Via Trevisani presso il quale la svolta per Piazza Garibaldi ad essa contigua rischierebbe di provocare conseguenze fatali ai ciclisti come anche ai pedoni che fruiscono delle fermate Amtab.
Più in là, all'altezza di Corso della Carboneria a farne le spese sono anche i disabili che incontreranno notevoli difficoltà per l'ingresso e l'uscita dalla propria autovettura di accompagnamento nonchè per l'accesso al rispettivo domicilio. Un quadro complesso e articolato che parafrasando un passo dei Promessi Sposi verrebbe così parafrasato: " Questa pista ciclabile non s'ha da fare".