Italia: Paese con più alto consumo di cannabis

di Adriana Dibattista - A quanto pare la cannabis non è sacra solamente alle popolazioni hindu, ma anche agli italiani! Secondo il World Drug Report delle Nazioni Unite l'Italia è tra le nazioni che fa più uso della sostanza psicotropa. La percentuale sale molto tra gli adolescenti; infatti il rapporto annuale “Espad” sul consumo di droghe e alcool fra i giovani, elaborato dall'istituto di fisiologia clinica del CRN di Pisa, riporta che in quest' ”annata” c'è stato un fortissimo incremento della sperimentazione della pianta erbacea, soprattutto nei ragazzi di età compresa tra i 15 e 19 anni.

Le regioni più colpite dal fenomeno sarebbero Lombardia, Liguria e Puglia. Prove di utilizzo della cannabis si hanno sin dai tempi del Neolitico come fibra tessile, ma il suo uso psicotropo risale alle popolazioni hindu che l'applicavano durante i riti religiosi.

Sensazione di benessere, ilarità, maggiore coinvolgimento nelle attività ricreative, alterazione della percezione del tempo ed intensificazione delle sensazioni ed emozioni; sono i molteplici effetti che i giovani italiani ricercano in modo incrementale.

Cosa porta al “puer” italiano ad essere tra i maggiori consumatori della cannabis su scala mondiale? Noia, scarsa realizzazione professionale o semplicemente “moda” potrebbero essere delle cause, ma spesso esse sono collegate ed insite nella soggettività del singolo che, a 15 anni, si ritrova a” pippare”.

Oltre agli immediati effetti piacevoli, se ne rilevano altri, i reali: depressione, schizofrenia e diminuzione del quoziente intellettivo. Secondo le ultime indagini statistiche, i risultati per noi italiani non sono affatto confortanti, e se non cerchiamo nel nostro piccolo di indagare, cercando le ragioni che portano a rifugiarci in suddetto inebriante, illusorio e momentaneo stato di benessere, incorreremo nell'essere identificati, e siamo sulla retta via, come “drogati”.