Intervista al pianista Francesco Grillo: "Dopo Frame mi fermo ma ho già in mente il prossimo lavoro"


A cura di Daniele Martini

Il famoso pianista Francesco Grillo, in occasione dell'uscita del suo ultimo album dal titolo "Frame", si racconta parlando del suo ultimo lavoro, dei concerti all'estero e della collaborazione col maestro Stefano Bollani.

D. E' uscito in questi giorni il tuo nuovo album dal titolo "Frame". E' ricco di vari stati d'animo (dall’agitato al riflessivo, dall’intimo al grandioso). Com'è nata l'idea di questo nuovo lavoro?

R. Avevo intenzione di fare un altro lavoro che seguisse quello che era stato già fatto prima, che in realtà era il mio terzo disco, però il secondo è interamente dedicato al pianoforte. Il primo si intitolava "Highball" dove tutti i brani sono per piano solo tranne tre duetti che sono con Stefano Bollani a due pianoforti. Però, invece, in questo disco qui ho voluto suonare da solo per portare avanti questo discorso di composizioni per pianoforte solo. Si tratta di un album con 14 brani. Sono molto soddisfatto e spero che lo sia anche il pubblico.

D. Hai fatto vari concerti all'estero. Com'è stato l'impatto nei vari paesi?

R. E' sempre diverso a seconda del paese dove vai. Nei paesi dell'Est c'è un certo tipo di cultura che non c'è in Sudamerica o in Messico. Quello che mi ha colpito molto è che ci sono molti giovani che vanno ai concerti di musica classica: questo lo trovo molto bello ed anche molto costruttivo.

D. Hai duettato col maestro Stefano Bollani. Che ne pensi di lui?

R. E' un grandissimo della musica e del pianoforte. E' un uomo dalle mille sfaccettature, è tra i più grandi al mondo, è un'artista che ha tantissime qualità. Oltre ad essere un musicista è anche mio amico. Difatti sono stato ospite alla sua trasmissione "Sostiene Bollani", di qualche settimana fa, ed anche lì abbiamo duettato ed è stato veramente meraviglioso. E' una persona che ti mette assolutamente a tuo agio ed entra nel modo migliore per comunicare e creare un'empatia immediata.

D. Cosa ne pensi dei talent show?

R. Sinceramente non un gran bene, nel senso che, in generale, vedere la musica, che è una forma d'arte, in una sorta di gara, non è che mi entusiasma molto. In realtà bisognerebbe semplicemente fare in modo che gli artisti, soprattutto quelli più forti, possano avere una possibilità di lavorare senza dover passare dalle gare. Poi ci sono sicuramente delle situazioni dove un artista può mettersi in luce e cercare di costruire una carriera.

D. Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

R. Intanto mi godo il successo di questo album, anche se dico che è opportuno anche fermarsi. Però ho già un'idea di quello che voglio fare nel prossimo disco, che non sarà sicuramente pianoforte solo, ma coinvolgerà sicuramente altri strumenti ed informazioni. Però, in generale, preferisco fermarmi su questo lavoro di grande fatica e dove ho riversato molte energie.

D. Che consiglio dai a un giovane che vorrebbe intraprendere la carriera nella musica?

R. Credo che sia molto importante che una persona si dedichi a quello che vuole fare con tutta la dedizione possibile. Sicuramente prendere il meglio possibile e lavorare assiduamente a un traguardo, cercando di essere seri e prendendo spunto dalle tradizioni del passato che sono quelle che commutano il divario culturale di una persona. Più bagaglio vi è e più si può spaziare e quindi più possibilità di espressione.

D. Fai un saluto ai lettori ed ascoltatori del Giornale di Puglia...

R. Un caro salut.o ai lettori ed ascoltatori del "Giornale di Puglia". Spero che questa piccola chiacchierata vi abbia fatto piacere ed intrattenuto positivamente. Vi consiglio di andare ad acquistare "Frame" che è un disco bellissimo. Un saluto di cuore


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www.francescogrillo.eu