Missione 'Mare Vostrum'
di Giandomenico Basile - Son già passate tre settimane dall‘avvio della c.d. missione 'Mare Nostrum'. Dopo una pomposa conferenza stampa al ministero, il silenzio intorno a tutto ciò già si dimostra, prevedibilmente, assordante. Eppure si tratta del più massiccio dispiegamento di mezzi aeronavali dal secondo dopo guerra ad oggi, una proiezione di forze tra le più temibili nel bollente mediterraneo.
La flotta comprende una nave assalto anfibio, incrociatori, fregate lancia missili, aerei senza pilota dotati di tecnologia stealth, aerei cacciasommergibili, ed uno svariato numero di elicotteri imbarcati. L’operatività quotidiana di questi mezzi costa circa 300.000 euro al giorno, alla faccia dell’austerity.
Tuttavia, questa dimostrazione di muscoli sembra più un’abile mossa di scacchi, per l’egemonia NATO nella regione, che la risposta a qualche carretta del mare. D’altronde gli Usa avrebbero avuto difficoltà a motivare un ulteriore dispiegamento di forze aeronavali nella regione.
Inoltre, a molti sfugge che in tutte le conferenze stampa nessuno ha neppure menzionato la presenza nelle stesse acque di navi russe e cinesi, lì per rendere meno facile la partita agli aggressori della Siria.
Detto questo lo scenario strategico all’orizzonte appare mutato e decisamente complesso. La settimana scorsa sono arrivate notizie (fonte tg 24 Siria) di nuovi attacchi con gas nella periferia di Aleppo. Tuttavia la notizia ha avuto risvolti mediatici di scarsa portata, ma, lo sappiamo bene, le notizie riposano fino a che non ritornano utili.
Con queste news che corrono e questo arsenale galleggiante a qualche chilometro dalle coste siriane, Assad ha poco da stare tranquillo. Nonostante il suo esercito abbia vinto sul campo, l’escalation è sempre alle porte e i suoi nemici (quelli forti sul serio) gli tengono il fiato sul collo.
Insomma, appare chiaro che la costosa missione italiana debba essere collocata in uno scenario più ampio. Ed è banale limitarsi a pensare che tutta questa Santa Barbara serva al solo pattugliamento anti-immigrazione! D’altronde il vecchio Gheddafi con una decina di motovedette garantiva lo stesso servizio ai suoi quasi fedeli dirimpettai. E sarebbe banale pensare che ‘’lo stesso servizio’’ ci costi più di mezzo miliardo di euro all’anno. Questi mezzi presumo hanno un altro scopo, più strategico e bellicoso.
La flotta comprende una nave assalto anfibio, incrociatori, fregate lancia missili, aerei senza pilota dotati di tecnologia stealth, aerei cacciasommergibili, ed uno svariato numero di elicotteri imbarcati. L’operatività quotidiana di questi mezzi costa circa 300.000 euro al giorno, alla faccia dell’austerity.
Tuttavia, questa dimostrazione di muscoli sembra più un’abile mossa di scacchi, per l’egemonia NATO nella regione, che la risposta a qualche carretta del mare. D’altronde gli Usa avrebbero avuto difficoltà a motivare un ulteriore dispiegamento di forze aeronavali nella regione.
Inoltre, a molti sfugge che in tutte le conferenze stampa nessuno ha neppure menzionato la presenza nelle stesse acque di navi russe e cinesi, lì per rendere meno facile la partita agli aggressori della Siria.
Detto questo lo scenario strategico all’orizzonte appare mutato e decisamente complesso. La settimana scorsa sono arrivate notizie (fonte tg 24 Siria) di nuovi attacchi con gas nella periferia di Aleppo. Tuttavia la notizia ha avuto risvolti mediatici di scarsa portata, ma, lo sappiamo bene, le notizie riposano fino a che non ritornano utili.
Con queste news che corrono e questo arsenale galleggiante a qualche chilometro dalle coste siriane, Assad ha poco da stare tranquillo. Nonostante il suo esercito abbia vinto sul campo, l’escalation è sempre alle porte e i suoi nemici (quelli forti sul serio) gli tengono il fiato sul collo.
Insomma, appare chiaro che la costosa missione italiana debba essere collocata in uno scenario più ampio. Ed è banale limitarsi a pensare che tutta questa Santa Barbara serva al solo pattugliamento anti-immigrazione! D’altronde il vecchio Gheddafi con una decina di motovedette garantiva lo stesso servizio ai suoi quasi fedeli dirimpettai. E sarebbe banale pensare che ‘’lo stesso servizio’’ ci costi più di mezzo miliardo di euro all’anno. Questi mezzi presumo hanno un altro scopo, più strategico e bellicoso.
