Web tax: via libera alla Camera a norma 'anti-Google'

ROMA - Via libera della commissione Bilancio della Camera a un emendamento del Pd alla legge di Stabilita' che introduce la cosiddetta 'web tax'.

"I soggetti passivi che intendano acquistare servizi online sia come commercio elettronico diretto che indiretto, anche attraverso centri media e operatori terzi - si legge nel testo dell'emendamento - sono obbligati ad acquistarli da soggetti titolari di una partita Iva italiana".

Il governo si e' rimesso alla Commissione. L'emendamento approvato introduce in Italia quella che e' stata ribattezzata 'Google tax' e in base alla quale i giganti del web per vendere in Italia dovranno operare con una partita Iva. La proposta di modifica stabilisce infatti che "gli spazi pubblicitari on line e i link sponsorizzati che appaiono nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca (altrimenti detti servizi di search advertising) visualizzabili sul territorio italiano durante la visita di un sito o la fruizione di un servizio on line attraverso rete fissa o rete e dispositivi mobili, devono essere acquistati esclusivamente attraverso soggetti (editori, concessionarie pubblicitarie, motori di ricerca o altro operatore pubblicitario) titolari di partita Iva italiana". (AGI)

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