Arlotta, “Le polemiche non servono, è il momento di verificare e approfondire”
TARANTO - La consigliera regionale del Pd, Anna Rita Lemma ha diffuso al seguente dichiarazione sul la vicenda riguardante l'Arlotta. “Le annunciate novità riguardanti lo scalo aeroportuale ‘Arlotta’ impongono riflessioni e atti concreti.Non mi associo, dunque, al canto e al controcanto di una polemica che, come spesso accade, rischia di far disperdere il tema, gli strumenti e l'obiettivo da perseguire.
I punti fermi di questa vicenda al momento sono due:
Una compagnia svizzera mostra interesse sulle potenzialità ‘passeggeri’ dell'aeroporto ionico e offre la copertura di tratte ben precise, pare a costi vantaggiosi per l'utenza, come annunciato dal presidente della Camera di Commercio di Taranto, ente socio di Aeroporti Puglia.
Il ministro delle Infrastrutture, Lupi, ha inserito Grottaglie tra i 36 scali previsti nel nuovo Piano Nazionale dei Trasporti, annullando di fatto le decisioni assunte dal suo predecessore, Passera, che aveva cancellato l'Arlotta nonostante il Piano regionale dei Trasporti preveda a tutt'oggi la possibilità di attivare linee passeggeri, oltre quelle ‘cargo’.
In definitiva, nelle ultime ore si registra una convergenza che, stando a quanto si apprende, potrebbe favorire il rilancio dello scalo ionico in termini turistici e quindi economici.
Credo, tuttavia, si debba approfondire la materia e, in tempi brevi, portare la questione all'attenzione della Regione attraverso la convocazione della commissione Trasporti.
Ho chiesto, infatti, al presidente Pentassuglia che il tema venga affrontato già la prossima settimana.
Si rende necessaria, infatti, la verifica della proposta avanzata dalla Cityline Suiss e, soprattutto, l'analisi delle pretese economiche di Aeroporti Puglia per i permessi di atterraggio e decollo (a quando si apprende dalla stampa, si tratterebbe di costi eccessivi rispetto a quelli assicurati da Bari e Brindisi).
Credo sia il caso, in definitiva, di partire dai punti fermi di questa vicenda, produrre un'analisi seria e responsabile della potenzialità che l'offerta del vettore contiene e, se occorre, indurre Aeroporti Puglia ad abbassare la richiesta economica pare già inoltrata attraverso una missiva giunta nei giorni scorsi alla Camera di Commercio di Taranto a firma di un dirigente di Adp.
Tutto il resto, a mio modo di vedere, è polemica sterile e improduttiva.
Taranto ha il diritto di attivare tutte le strade che portino al suo rilancio attraverso l'innovazione e la diversificazione.
L'utilizzo ‘passeggeri’ dello scalo Arlotta resta un trampolino determinante per l'intera provincia. Qualsiasi ipotesi in campo merita approfondimento nelle sedi opportune e ufficiali.
Non si tratta di togliere fette di mercato a Brindisi o a Bari.
Si tratta di cambiare pagina e rileggere il futuro di Taranto nella misura in cui, inoltre, in questo caso, è già prevista dal Piano Regionale dei Trasporti vigente”.