Stasera e domani al Kismet 'Croce e fisarmonica' racconto teatrale dedicato a don Tonino Bello

di Luigi Laguaragnella - Dopo “L’anima attesa”, il mediometraggio diretto da Edoardo Winspeare dello scorso anno, la sensibilità e il carisma di don Tonino Bello ancora una volta prendono forma attraverso il linguaggio dell’arte. Pax Christi, in collaborazione con Linea d’Onda e Banca Etica, presenta questa sera e domani sera presso il teatro Kismet di Bari alle 21 “Croce e fisarmonica” un racconto teatrale con la regia di Carlo Bruni e con Enrico Messina e musiche di Mirko Lodedo.

Attraverso la simbologia delle braccia larghe di una bambina tratta da un disegno nella casa natale del vescovo originario di Alessano, nasce il rimando alla croce e alla fisarmonica. Ciò che vuole comunicare il racconto teatrale, non è un semplice ricordo di un grande uomo costruttore di pace, piuttosto di un uomo che ha unito rigore evangelico e laicità fino a compiere gesti controcorrente. Con il suo attaccamento al Vangelo, don Tonino si è immerso nella storia del sud, nei suoi risvolti sociali non tralasciando l’importanza di comunicare il valore etico e culturale della società.

Il linguaggio teatrale non vuol tendere a mitizzare la figura del vescovo, ma rendere le sue parole ancora una volta segno attivo nella realtà. “Questo lavoro tenta di esercitare una fede "laica" nell'uomo, attraverso la ricostruzione mitica della figura di un religioso. Talvolta si attribuisce al mito di un senso d'irrealtà, addirittura di falsità, mentre nella tradizione classica il mito rappresenta un punto elevato di sintesi: un punto di riferimento capace di favorire la coesione sociale, culturale, etica; di definire un orizzonte comune.

Ecco: il nostro e il racconto di un mito. Il sud, la fede, l'impegno sociale, riformatore, pacifista, sono coordinate di una rotta che percorriamo con la cadenza di una ballata perché questa Storia ci resti dentro come una canzone".